Con Tokyo è stato amore a prima vista: vibrante, elegante e sofisticata.
Sfaccettata.
Ipnotica.
A tratti surreale.
Una città che si tiene in equilibrio perfetto tra spirituale e materiale, vecchio e nuovo, ordine e caos.
La mattina sei in un tempio buddhista dopo aver fatto colazione alle 6 del mattino a base di sushi al mercato del pesce e il pomeriggio lo passi tra un maid e un mocha cafe’, un’enorme sala giochi su 6 piani tra cosplayers e appassionati di manga, per finire la serata in uno skybar con vista sulla città!
Le mille facce di questa città nascondono sorprese e perle nascoste e preziose. Mood diversi che ad un certo punto si fondono e si ritrovano sempre. Ogni pezzo ha un suo senso nel mosaico complessivo di una città che rappresenta perfettamente la dicotomia culturale di questo paese. Solitudine e caos, divertimento e malinconia. Onsen, giardini zen, templi che convivono con karaoke, grattacieli che si perdono verso l’infinito, centri commerciali immensi.
E’ una città che non dorme mai. Dove respiri quello che sarà. Tokyo mi ha saputo conquistare più di qualsiasi altra grande metropoli in cui sono stata. E’ veramente una di quelle città da vedere più di una volta nella vita. Il rischio è quello di non stancarsi mai.
Il modo migliore per girare Tokyo è la metro. La città si divide in quartieri, ciascuno con la sua identità e il consiglio per ottimizzare il tempo e la logistica è accorpare alcune zone nella stessa giornata: 1. Asakusa/Ueno/Akhiabara/Tokyo stazione centrale/Ginza/Odaiba e 2. Minato/Roppongi/Omotesando/Shibuya/Shinyuko dall’altra.
#VOLO
Emirates con scalo a Dubai di 2h e mezza all’andata e 4 al ritorno. Arrivo a Narita all’andata e rientro da Osaka. Acquistato a fine gennaio per aprile al costo di 520 € a/r a testa (a mio avviso un ottimo affare).
#ARRIVO A NARITA E SPOSTAMENTO VERSO TOKYO
Arrivo a Narita alle 17:30. Veloce disbrigo delle pratiche di entrata in Giappone e alle 18:30 ritiriamo il nostro voucher acquistato in Internet per il Keisei Skyliner .
Dopo diverse ricerche e comparazioni di prezzo e logistica abbiamo ritenuto più vantaggioso, dovendo arrivare a Ginza optare per questa soluzione non avendo fatto il JR pass (il nostro itinerario con arrivo a Narita e partenza da Osaka e le gite programmate in giornata da Kyoto non hanno reso necessario e più conveniente l’acquisto del JR pass – per farvi i vostri calcoli potete consultare il sito di Hyperdia – )
40 minuti circa per arrivare ad Ueno dove abbiamo poi preso la metro Ginza che in 15 minuti ci ha portato a destinazione.
A 3.500 yen in Internet abbiamo acquistato il voucher (che va poi commutato in Aeroporto negli uffici Keisei) sia per lo Skyliner che 72 h per la Subway, risparmiando così 1.750 yen. Qui il link per l’acquisto.
n.b.
Prima di partire per il Giappone ho letto mille post sui trasporti e come raggiungere il centro città da Narita e mi ero spaventata… Ero un po’ preoccupata da ciò che avevo letto e dalla difficoltà che avremo potuto incontrare nel capire dove andare e come spostarci. Post e forum in cui sembrava che se non si avesse la WiFi si fosse spacciati e dove pareva che tutto fosse solo scritto a caratteri giapponesi e con poche persone parlanti inglese. Allora… sfatiamo subito questi dubbi e luoghi comuni. Che in pochi parlino inglese questo si, lo confermo. Eppure ci siamo sempre capiti alla perfezione e con semplicità con tutti. Anche a gesti. I mezzi di trasporto sono super organizzati e le indicazioni sono sempre anche in inglese e troverete quasi sempre qualcuno che cercherà di aiutarvi se Vi vede smarriti o sperduti. A noi è successo più di una volta di trovare dei locali che si siano anche prodigati nell’accompagnarci una volta capiti a gesti su cosa volevamo fare e dove dovevamo andare.
I siti che ho consultato e trovato più utili per organizzare i miei giorni in Giappone sono stati: Giappone per tutti e Orizzonti, blog di Patrick Colgan.
#HOTEL
@Mitsui Millennium Garden Ginza
Hotel prenotato su Booking.com con ampio anticipo. Ottimo rapporto qualità/prezzo e ottima posizione che sceglierei nuovamente altre 100 volte. Camera piuttosto spaziosa per essere in Giappone, tutti i confort, wifi perfettamente funzionante e smartphone in camera, incluso nel prezzo (gradita sorpresa al nostro arrivo), a nostra disposizione con carta prepagata per girare la città senza problemi. Metro Ginza sotto l’Hotel che fa un giro circolare su tutta Tokyo e riesce a coprire i punti principali di tutta la città. 5 minuti a piedi dal Tsukiji Market che la mattina presto, altrimenti, sarebbe abbastanza complicato da raggiungere. Nel cuore di Ginza, quartiere bellissimo, dove lusso e opulenza in stile giapponese (sempre elegante e mai ostentata) si incontrano tra shopping di grandi firme da tutto il mondo, ristoranti e pasticcerie rinomate.
#COSA FARE E VEDERE
#DAY 1
@Tsukiji Market
Sveglia h 5:30 complice il fuso orario e voglia di esplorare subito la città! Abbiamo deciso – anche qui dopo uno studio approfondito prima della partenza – di non provare neppure a partecipare all’asta del tonno che avrebbe comportato il mettersi in fila alle 2 del mattino all’ufficio di informazioni turistiche del Tsukiji Market per cercare di accappararsi un posto (rischiando in ogni caso di non riuscire ad entrare).
Il mercato ittico si divide in due zone. Il ‘vero mercato del pesce’ che è accessibile ai visitatori tutti i giorni tranne il mercoledì solo dalle h 9 alle h 11 e la parte esterna tutt’attorno che pullula di street food, ristorantini e bancarelle in cui ogni locale ha un suo orario che approssimativamente va dalle h 5 del mattino fino alle 13. Vi consigliamo in ogni caso di arrivare presto per fare colazione con il sushi anche perchè i ristoranti più conosciuti chiudono appena terminano il pesce (noi arrivati alle h 6 ci eravamo inizialmente messi in fila in un localino che poi abbiamo dovuto cambiare perchè aveva già finito il tonno!). I posti consigliati per il #sushi li trovate a questo link: I love #cibo giapponese!
@Segawa (per il Tuna Bowl)
Il mercato in ogni caso è una delle zone che mi è piaciuta di più di Tokyo. Incantata dalla gente, dal cibo, dai mille odori, colori e rumori ho fatto fuori quasi una scheda intera da 8 GB nella mia fidata Nikon!
@Asakusa
Dopo la colazione a base di sushi e l’immersione nel folklore del mercato ittico, ancora di prima mattina (nel frattempo abbiamo fatto le 8), prendiamo la Ginza Line e ci spostiamo in linea diretta nel quartiere tradizionale di Tokyo. La prima mezz’ora abbiamo avuto il quartiere quasi tutto per noi (inutile dire che è stato meraviglioso). Poi la gente ha iniziato a moltiplicarsi e tutta la zona dal @Kaminarion al @ Senso – ji Temple e della @Pagoda a 5 piani e’ diventata super affollata.
Il tempio buddista del Senso – ji, forse perchè è stato il primo tempio in Giappone (e non si scorda mai…) mi ha regalato delle bellissime emozioni.
Superata la prima porta, nei baracchini ai lati del tempio, prima del grande braciere di fronte all’ingresso, dove brucia l’incenso in cui ci si immerge prima di entrare, come rito di purificazione ‘che porta fortuna’ , è possibile esprimere il proprio desiderio ed estrarre da dei contenitori uno shangai a cui corrisponde un numero. I numeri ovviamente sono in giapponese e riuscire poi a trovare la corrispondenza tra quello estratto e il cassetto da cui poi prendere il proprio biglietto del destino e’ un’impresa non da poco…un po’ come giocare a Mah Jong.
n.b. Troverete ovviamente tantissimi altri templi con i ‘biglietti del destino’ ma fatelo qui essendo l’unico tempio in cui siamo stati che aveva la traduzione del biglietto anche in inglese.
Io estraggo il n. 56 non e’ ne’ di buono e ne’ di cattivo auspicio e ritenendolo calzante a pennello con la mia vita in generale ho deciso di portarlo via con me invece di appenderlo alle grate davanti al tempio per far sì che gli dei portino via la mala sorte di questo mio destino (come è usanza fare…si, perchè, anche se bisogna essere aperti e umili nell’accettare il proprio destino, se il presagio è infausto si usa per l’appunto lasciare qui il proprio biglietto per non portare con se’ la mala sorte).
Il sunto del mio biglietto del destino (e del discorso) e’ piu’ o meno questo “la felicità e i problemi vengono a farti visita e si susseguono uno dietro l’altro di continuo. I tuoi capelli sono diventati presto grigi (haime’ come e’ vero!) nonostante la tua giovane età spirituale a causa del duro lavoro e del fatto che ti prendi a cuore tutto. Troppo. (Il troppo l’ho aggiunto io ?). I problemi spirituali verranno da te ripetutamente, migliaia di volte. Ma il tuo spirito superiore lì stopperà per tenerti la strada aperta per il futuro.”
Aggiunge inoltre “tutto per te e’ una fortuna ma a metà”.
Sfiga? Io lo leggo che mi faccio sempre un mazzo tanto per arrivare dove voglio arrivare ma alla fine seppur con fatica e pena ci arrivo. Dai, non è poi così sfortunato come destino…
Da qui, poi, dopo aver perlustrato un pò la zona, la @Kappabashi Dori, una via dove vendono tutti utensili da cucina e aver ammirato il @Tokyo Sky Tree (la giornata non era splendida e abbiamo preferito non salirci in cima), ci si può avviare a piedi verso
@Ueno e Akhiabara
A Ueno, se la giornata merita, il consiglio è di godersi un pò il meraviglioso parco (noi ce lo siamo goduti mangiando il primo Melopan di tanti…!!!) e poi sempre a piedi, in pochi minuti, si raggiunge la zona di Akhiabara, anche detta Electric Town, piena zeppa di negozi di elettronica, anime e videogiochi e frequentata dai cosplayers e dagli appassionati di manga giapponesi. Il quartiere pullula inoltre di Maid Cafè (i caffè in cui si è accolti da ragazzine vestite da cameriere – in abiti succinti – ) e Mocha e Owl Cafè.
Dopo un’incursione al Don Quijote (la prima di tante, in realtà il negozio più grande e spettacolare è quello di Shinjuko), un intero grattacielo di shopping a buon mercato in cui in ogni piano trovate qualsiasi tipo di gadget – cercate qualcosa? Dico…qualsiasi cosa? Qui, cercando bene la trovate. Dagli articoli da cucina, ai vestiti, alle racchette da tennis, al cibo, alle lampadine, alle parrucche e travestimenti da cosplayers (un piano intero solo di questo!!!). Si esce letteralmente storditi e affascinati da questo pazzo mondo giapponese – decidiamo di entrare in un Mocha Cafè.
L’approccio, pur essendo appassionati di felini, evidenzia una certa perplessità ma ci ricrediamo velocemente, in quanto il nostro veloce passaggio per capire di cosa si tratta, si protrae per quasi un’ora di coccole e divertimento. Si comprende velocemente perchè questi posti hanno il loro seguito. Questo ‘cat cafè’ si trova al 3° piano di un grattacielo. Si entra e si viene accolti da due ragazzine che ti spiegano come funziona ‘l’esperienza’. Si pagano i primi 10 minuti per entrare con consumazioni comprese – non immaginatevi un bar…qui si entra per stare con i gatti e si prende del thè o del caffè dalle macchinette automatiche all’ingresso – e poi si paga a minuto di permanenza (furbi questi giapponesi…). Ci si toglie le scarpe (ci sono degli armadietti all’entrata) e con delle ciabattine, dopo essersi lavati le mani, si entra nella zona dove ci sono i gatti. Gatti ovunque. Appollaiati sui lampadari, su dei trespoli in ogni angolo delle stanze (che devo dire sono veramente ben arredate ed è tutto estremamente pulito …sembra di essere in un locale eco – friendly in Nord Europa), che si rincorrono, che giocano, che dormono, che ti fanno le fusa. Turisti incuriositi come noi che fotografano, giapponesi in pausa dal lavoro che nel loro abito elegante vengono qui con il loro pc e fanno due carezze ai felini sorseggiando un the’ dalla macchinetta. Un posto a dir poco bizzarro ma con il suo perchè! Dopo l’iniziale spaesamento, ci si mette a proprio agio e a giocare con un piccolo micio di pochi mesi abbiamo dimenticato che ‘si paga a tempo’. 🙂
@Palazzo Imperiale
Riprendiamo la metro e ci fermiamo in stazione centrale a Tokyo per esplorare la zona di Chiyoda. Centri commerciali super, la piazza di Godzilla, il bellissimo parco Kitanomaru, il giardino Higashi Gyoen e il Palazzo Imperiale.
Facciamo tra una cosa e l’altra le 15:30 e decidiamo di metterci in fila insieme ad una trentina di persone, dentro la Stazione di Ginza, per mangiare quello che definiscono il ‘ramen di pollo più buono di tutta Tokyo’ al @Ginza Kagari Echika Fit . 8 posti a sedere ed effettivamente i tagliolini migliori della mia vita in un brodo di pollo densissimo e semplicemente eccezionale! Da non perdere!
E’ il tardo pomeriggio. Decidiamo di prendere da Ginza la metro grigia H e raggiungere
@Roppongi Hills
Qui il nostro obiettivo, oltre che gironzolare per il quartiere, è quello di salire sulla @Mori Tower appena prima del tramonto e vedere le luci della città accendersi nella notte, dal 54° piano di questo grattacielo che regala una delle viste più belle, a 360° su Tokyo. Inoltre, c’è una terrazza panoramica senza barriere (il biglietto è separato rispetto a quello dell’entrata fino al 54° piano) da cui è possibile fare foto eccezionali e ammirare la Tokyo Tower in tutto il suo splendore. Noi inoltre ci concediamo qui un aperitivo lungo, al Bar The Moon, dove abbiamo il tempo di berci qualche Asian Mojto, metabolizzare le nostre prime impressioni sul Giappone e programmare il nostro secondo giorno a Tokyo.
#DAY 2
Dopo l’immancabile colazione a base di Sushi sempre in zona Tsukij Market, con la Ginza Line arriviamo ad
@Omotesando
una delle strade più importanti (e belle) di tutta Tokyo, per lo shopping. Grandi firme in palazzi dall’architettura veramente impressionante (uno per tutti, l’edificio di Prada!), ordine e pulizia e una zona hyppie alle spalle della via principale dello shopping, con piccole boutique e tantissimi ristorantini, uno più bello dell’altro. Se capitate qui la domenica pomeriggio non perdetevi il ponte di @Harayuku dove si ritrovano gli adolescenti travestiti da cosplayers.
Da qui ci si sposta in un’oasi verde, lo @Yoyogi Koen e si raggiunge il @Santuario Meiji, un luogo che mi ha regalato uno dei momenti più indimenticabili di questo viaggio.
Appena arrivata a Tokyo, purtroppo, ho saputo che mia nonna era mancata. Proprio mentre ero in viaggio.
Ecco. Questi sono i momenti in cui vorresti essere con la tua famiglia, a casa. Non dall’altra parte del mondo.
Il giorno del suo funerale io ero invece qui, in questo tempio.
E mentre soffiava il vento e cadevano le foglie dagli alberi, ho pregato per lei.
L’ho salutata così. Come si salutano le persone più care. Che te le porti sempre dentro. Ovunque vai. Le ho detto “nonna, adesso la vedi anche tu tutta questa bellezza. Ti ho portato come me in Giappone.”
Ho sentito la sua risata. Ho rivisto il suo sorriso. E mi sono rivista bambina, in terrazza con lei, a Plois d’estate, a guardare le stelle. Allora mi chiedevo se fosse felice. Se avesse voluto essere altrove. Qui, in questo luogo magico, pieno di energia e spiritualità, mi ha risposto, mentre ho lasciato ai monaci la mia preghiera per lei.
Poi a Tokyo basta un attimo per passare da una dimensione ad un’altra. Da un’oasi di pace e tranquillità all’incrocio più grande e trafficato al mondo, da un parco immerso nel verde ad un centro commerciale su mille piani…
E così da qui andiamo verso
@Shinjuku
la Tokyo che non dorma mai: negozi, centri commerciali, immense sale giochi su 9 piani, Karaoke, bar, ristoranti, locali più o meno promiscui e chi più ne ha più ne metta. Queste sono le zone di Tokyo che ti scombussolano la testa, che ti stordiscono, che ti fanno sorridere. Quartieri matti, che vanno ad una velocità incredibile. Ti buttano dentro una centrifuga e ne esci completamente ammaliato. Di giorno o di sera, le zone da non mancare sono @Gion e @Golden Gai con i suoi piccoli bar e locali e @Kabuchiko la zona dove governa la Yakuza (la mafia giapponese) o più comunemente conosciuta come il quartiere a luci rosse.

Qui consigliamo una scorpacciata di ravioli giapponesi da Kakekomi Gyoza!
Si continua poi con un giro in alcuni dei mille Pachinko (sale giochi) del quartiere. E’ incredibile come a qualsiasi del giorno e della notte, le sale giochi siano piene di gente variegata, dai turisti curiosi, agli studenti, agli adolescenti, agli impiegati in pausa dal lavoro, ad anziani e casalinghe…

Il pomeriggio passa così, veloce, che neanche ce ne accorgiamo e da qui proseguiamo ritornando verso Shibuya (altra zona che va vista a diverse ore del giorno e della notte). Qui, oltre alla statua del cane Hachiko, proprio all’esterno della stazione, una delle cose che non si può non fare è attraversare gridando e saltando, innumerevoli volte, l’incrocio più grande e trafficato del mondo, unendosi alla folla di migliaia di persone che lo attraversano contemporaneamente. Ovviamente detto così sembra un’assurdità, ma l’energia che sprigiona questo incrocio è incredibile. Ti senti al centro del Mondo. Ed è spaziale vedere tutta questa gente, assieme. Finchè non ci sei dentro non riesci veramente a capirlo.
La serata per noi finisce a
@Ginza
quartiere dello shopping e del lusso e dei costosi ristoranti di sushi.
Un giro tra i bellissimi negozi, una cena a base di Kushiyaki (spiedini di carne alla griglia) da Fukumimi e finale in bellezza, con una leggera pioggia estiva, bevendo uno dei migliori Mai Tai di sempre da Tommy Bahama, negozio e bar hawaiano nel cuore di Ginza!
#DAY 3
Piove. Tokyo è triste perchè partiamo. La mattina passa lenta e tranquilla. Colazione da @Ladurèe e giro di shopping gastronomico da @Mitsukoshi, centro commerciale vicino all’Hotel, con un reparto gastronomia e pasticceria da andare via di testa!
Prima di prendere lo Shinkasen che ci porterà a Kyoto indugiamo in un sushi veloce e salutiamo così una città dove sicuramente, torneremo presto! Non è un addio ma un arrivederci. Ne siamo sicuri!
Il nostro viaggio continua: next stop Kyoto!
Altri articoli sul Giappone:
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13 risposte
Che meraviglia le foto Lu, mi hanno portata lì con voi, a passeggiare per Tokyo con quella frizzante positività della nuova scoperta!
Se non fosse per i voli decisamente costosi per il mio budget partirei in questo istante…il giappone è una cultura totalmente differente dalla nostra ed è una di quelle che più mi affascina al mondo!
Un bacione <3
Ciao Lu! Eh già non sono mete sempre a portata di mano ma, credimi, rispetto anche a soli pochi anni fa i voli per il Giappone si sono molto ridimensionati e sono decisamente meno costosi – paradossalmente per andare in Thailandia o in altre parti del Sud Est Asiatico ho trovato voli molto più alti di prezzo – . Sono proprio dall’altra parte del mondo e la loro cultura è veramente affascinante. Merita il viaggio. E poi un’altra cosa sorprendente oltre al fattore culturale e spirituale è quello naturalistico…sopratutto la zona del Kansai (nei prossimi post racconterò Kyoto) è fantastica…
A Tokyo mi piacerebbe andare prima o poi, ma mi frena sempre il fatto che non essendo proprio dietro l’angolo è davvero complicato riuscire a combinare le mie ferie con quelle del mio compagno – di solito i periodi coincidono solo per pochi giorni… Magari quando andrò in pensione ? Nel frattempo sogno con le tue fotografie!
Ma no ma no…non dire così…8 giorni li riuscite a combinare? Noi alla fine abbiamo fatto tutto unendo due ponti in 8 gg pieni! ? e poi tu che sei “food traveler”…la cucina giapponese e’ eccezionale!
Quest’anno no di sicuro perché lui ha cambiato lavoro da qualche mese per cui non ha molta scelta in fatto di ferie… magari il prossimo anno! Eh lo so, sai quanto tempo passerei tra un mercato e l’altro ?
sono tornata da poco dal Giappone: un sogno! Con Tokyo è stato amore a prima vista anche per me e il Meiji J ti riconcilia col mondo. Fushimi Inari a parte, è stato il santuario shinto più bello 🙂
D’accordissimo con te!!! Un sogno che si e’ realizzato…mi ha lasciato addosso una voglia pazzesca di ritornarci al più presto ? tu che giro hai fatto?
Tokyo, Kyoto e Nara. Lo so, sono le classiche mete, ma visto che era la prima volta per me non potevo perderle! Prima del Giappone sono stata 2 giorni a Hong Kong e dopo il Giappone ultima tappa a Taipei! un giro assurdo, ma è stato bellissimo 🙂
Come me, io poi sono ripartita da Osaka…che meraviglia l’Asia e il Sol Levante che mancanza!!!!
Un sogno