E poi arriva un week end a cavallo tra maggio e giugno.
Uno zainetto per valigia e il Panama che vuol dire estate, vacanza, libertà.
La fidata Nikon a tracolla e il Kindle con una decina di titoli appena scaricati (che meraviglia la lettura estiva…).
Un biglietto low cost per Palermo e una necessità fisica e mentale di staccare la spina per un pò.
Inizia così una 3 giorni in Sicilia. Tra Palermo, Cefalù e il Parco delle Madonie, una parte di questa meravigliosa terra che è la Sicilia, che ancora mi mancava.
Cibo (buono buono), vino (eccezionale), mare azzurro e cielo cobalto. Il sole caldo e un venticello costante.
Una 500 a guidarci tra i paesaggi di questo pezzo di Sicilia che come sempre, ha gioco facile nel rubarti un pò di cuore.
#PALERMO
Palermo ci accoglie verso il tramonto e in una mezza giornata a disposizione per esplorarla ci appare così: trasandata nel suo vestito migliore, sgarruppata e caciarona. Palme, chiese barocche e una cattedrale sontuosa. Vicoli che sanno di mare. Mercati strabordanti di voci, odori, sapori. Una città che avvolge e tiene distante. Contrasti. Ombre. E una luce così calda da trasformare gli angoli più bui.
#Dove dormire
Graziosissimo B&B nel cuore pulsante del centro città, posizione strategica rispetto alle maggiori attrazioni da non perdere. Accoglienza calda e siciliana con Daria, la giovane proprietaria con cui è un piacere raccontarsi e farsi raccontare (Palermo e non solo…). Colazione dolce e salata a base di arancine e cannoli siciliani e la giornata parte in pole position!
#Food
Per scrivere di cibo siciliano e Palermo non sarebbe sufficiente neanche un post dedicato. Mi limito ad affermare che qui siamo nella capitale dello Street Food e se siete a dieta, ovviamente, avete sbagliato meta.
Immancabile una tappa all’ @Antica Focacceria San Francesco e da @‘Nni Francu u vastiddaru’ due istituzioni per assaporare il famoso pane ca’ meusa (panino con la milza) nella sua versione con limone e aggiunta di caciocavallo in gran quantità. Ovviamente imperdibili anche i fritti: crocchè e panelle (frittelle di pasta di ceci), melanzane e chi più ne ha più ne metta e lo sfincione (focaccia/pizza condita con caciocavallo pomodoro e aggiunta di cipolle o aggiughe a piacere).
E poi da non perdere il folklore del #Mercato di Ballarò e del #Mercato della Vucciria dove si può andare a caccia di stigghiole (interiora di agnello cotte su spiedo). Come trovarle? Seguite il fumo e andate alla ricerca dello stigghiolaro…è costantemente avvolto da nubi di fumo causate dal grasso che cola sui carboni accesi durante la cottura della carne…lo individuerete a colpo sicuro!
Stanchi dello street food (se si può esserlo…), una cena gourmet all’ Ottava nota è quello che fa per voi. Ristorante moderno di carne e pesce dove non verrete delusi dalle proposte innovative e con un occhio ai prodotti tipici e freschi, siciliani e di stagione. Consigliatissimo!
#CEFALU’
In un’ora e mezza si raggiunge la bellissima Cefalù, piccola perla incastonata tra le colline e un mare cristallino. Passeggiata lungomare, una sosta al Lido di Cefalù, la piccola spiaggetta incastonata tra le casine di questo paese di mare e poi a perdersi tra i vicoli, fino alla Cattedrale e sedersi a gustare un ottimo vino siciliano da Passafiume Cantina Bistrò.
#PARCO DELLE MADONIE
E poi allontanarsi dal mondo. Fermare tutto. Tra le splendide colline del Parco delle Madonie. I campi di grano. I papaveri in fiore. Lì, dove il vento accarezza l’erba. Due giorni di assoluto, magnifico, dolce far nulla.
E Qui. Ecco il primo VERO ASSAGGIO D’ESTATE.
Nella splendida @Masseria Susafà
…Svegliarsi quando il sole inizia a filtrare forte e caldo dai balconi. Quei risvegli lenti che sanno di un sonno senza sogni.
La colazione lunghissima. Salata e dolce. La spremuta d’arance, le uova soda e il
Pane tostato.
E poi chiedersi che cosa fare e decidere che va bene non fare nulla. Il dolce far niente, l’ozio a riempire la giornata. Letture a scandire il tempo. Tra una penichella all’ombra di un salice e un’altra sotto il sole che brucia e profuma la pelle d’estate.
Il cinguettio degli uccelli. Lo sguardo che ogni tanto si desta e si perde in lontananza. Le colline verdi. Il vento che accarezza l’erba. Incantarsi così. Davanti a questo spettacolo. Contare le nuvole in cielo. Chiedersi quali fiori saranno quelle chiazze lontane lontane di rosso e viola che compaiono a tratti lungo le valli.
Qualche insetto che interrompe il flusso di coscienza. Ricordi. Pensieri leggeri. Chiedersi chissà cosa succederà domani.
Inventarsi una storia. Colorare dei personaggi. Perdersi con l’immaginazione.
Aspettare che ritorni un certo languore e ciabattare fino alla terrazza per uno spaghetto al pomodoro e un calice di cataratto fresco. E pensare a quanto questo pomodoro sa di sole. Commuoversi per un sapore. Stupirsi per un gusto inaspettato che riporta all’infanzia e ai nonni.
E poi di nuovo una siesta e perdersi di nuovo in una lettura. E fare due passi lungo il crinale. Inseguire le cavallette. Cogliere spighe di grano e papaveri. Aspettare che arrivi il tramonto come quando si aspetta con ardore qualcosa di importante. E riscaldarsi con gli ultimi raggi aspettando che poi compaiono le lucciole e partano i grilli ad unirsi alle cicale. Un’altra bottiglia di buon vino minerale che sa di terra e miele. Un bacio salato. Risate. Leggerezza.
L’aria profuma di attese. Profuma d’estate.
Rewind!
2018 @Viaggidiritorno. Tutti i diritti riservati
5 risposte
ma quanto è bella la mia città??? quanta nostalgia ho????? foto mera vigliose, complimenti, mi hai fatto tornare a casa e me hai reso orgoglioso, per qualche minuto.
Bellissima!!!!! La nostalgia e’ comprensibile…in Sicilia, ogni volta, lascio pezzo di ❤️
che tristezza
Una tre giorni da urlo, direi. Questa zona sicula mi ha fatto impazzire anche a me. Bravi, una bellissima esperienza ?
La Sicilia è tutta bella…ma la campagna, le colline e le distese di grano nel Parco delle Madonie sono state una vera sorpresa!! Meraviglia…