Il nostro viaggio in Sicilia inizia a Ramo d’Aria. Un Country Hotel in zona Giarre, con una splendida vista dall’Etna al mare. Un antico palmento ristrutturato in chiave moderna, con cura e attenzione al design e una meravigliosa piscina in cui rilassarsi e rinfrescarsi che guarda Lei, la montagna, l’Etna…
Una piccola cabrio che diventerà l’amica fedele di questi giorni, macchine fotografiche, GoPro e via…si parte!
#Taormina
Un’incantevole terrazza naturale che si affaccia sul blu intenso del mar Ionio, un borgo medievale con un’anima greca, i colori e i profumi della macchia mediterranea e un’atmosfera romantica di magico incanto…
Taormina strega e ammalia.
Il suo simbolo principale: il teatro ellenico, immerso tra cipressi e fichi d’india, scavato nella roccia e con un affaccio spettacolare sul mare turchese con vista privilegiata sull’Etna che fuma.
Da qui, poi, è tutto un perdersi nell’esplorare il cuore medievale della città, da Palazzo Corvaia alla Chiesa di San Pacrazio alla terrazza panoramica di piazza IX aprile e al Duomo, passeggiando per Corso Umberto I con un’immancabile granita al limone e con il naso all’insù per non perdersi nessun dettaglio dei caratteristici edifici romanici e gotici.
[wpvideo Axx2C8hz]
Rinfrescati, ma non a sufficienza, dalla granita al limone, nella Taormina vecchia, ci siamo concessi un aperitivo privilegiato nella splendida e lussuosa terrazza con vista sulla baia del Metropole.
Vera sorpresa di questa tappa è stato il paesino medievale di Castelmola, appena sopra Taormina, non per nulla considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Ci si arriva tranquillamente in macchina circumnavigando il centro storico e la zona a traffico limitato di Taormina, attraverso una tortuosa strada che si arrampica sulle pendici del monte Tauro, con una vista ovviamente meravigliosa sul mar Ionio.
Siamo arrivati appena prima del tramonto, con una luce rosa a riscaldare la Piazza Centrale. I vecchini con la coppola seduti sulle panchine a giocare a carte, una musica suadente dal ritmo siciliano in sottofondo, una leggera brezza nella calura a portare profumo di pini silvestri e boungaville. E’ stato uno dei momenti più belli e indimenticabili di quei giorni lì…quando ti senti fortunato e circondato da una Bellezza che ti invade lo spirito e ti riempie il cuore.
A Castelmola, tra i suoi vicoli stretti e quel che rimane del Castello che domina il promontorio, ci si ubriaca di bellezza. E non solo…Immancabile infatti una tappa al famoso Bar Turrisi in cui sorseggiare, circondati letteralmente da falli di ogni dimensione e forma (simbolo di prosperità e fortuna), il tipico vino di mandorla (dolce e beverino…).
#Savoca
Altro borgo che fa parte del circuito ‘Borghi più belli d’Italia’ è Savoca, a pochi chilometri di strada da Taormina (in una mezz’h circa di macchina). Un borgo medievale arroccato con vista sul Golfo che catapulta in un’Italia del passato, a sensazione quasi del dopoguerra. Un silenzio quasi spettrale e mistico, nessun turista, la natura che prende il sopravvento, in questo paesino che deve la sua fama a Francis Ford Coppola che lo scelse come scenario del Padrino. E’ bar Vitelli, all’ingresso di Savoca che Al Pacino (Michael nel film) chiede in sposa Apollonia, con il benestare di Vitelli. Tutto è rimasto come un tempo e sembra quasi di sentire nell’aria la musica di Nino Rota…
#cibostellato: La Capinera di Pietro d’Agostino
A Taormina mare abbiamo scelto e prenotato con largo anticipo, un tavolo con vista Golfo sulla splendida terrazza di questo ristorante dalla meritatissima stella Michelin. La Sicilia, tutta, nei piatti di Pietro d’Agostino. Il mare a tavola in un tripudio di sapori e colori. Semplicità, eleganza, gusto. Un servizio impeccabile, attento, mai eccessivo o pomposo. Vino bianco dell’Etna ad accompagnare un percorso che ci ha portato ad esplorare con il gusto e il palato ogni angolo di quest’isola così ricca di materie prime preziose.







#Ortigia
Avvicinandoci alla Valle di Noto non può mancare una tappa (che diventerà enogastronomica!!!) a Siracusa e più precisamente nella parte più antica di questa splendida città sul mare: Ortigia.
Dall’antico tempio di Apollo, al Castello Maniace, attraversando i vicoli del ghetto ebraico, passando per la Fonte Aretusa e facendo tappa nella bellissima piazza con il Duomo Barocco.
Stradine in cui si respira storia, invasioni barbere e incurisioni arabe e la Sicilia più autentica, dai ritmi lenti lenti…
Due le tappe gastronomiche qui:
#bar pasticceria Midolo per mangiare i migliori arancini di tutta Siracusa (o arancine? qui inizia una diatriba senza fine per attribuire il sesso agli…arancini)
e attraversando il mercato del pesce e della frutta di Ortigia immancabile una sosta da
#fratelli Burgio, salumeria dal 1978, oggi alla terza generazione, che accoglie l’ospite ingordo, saziandolo, in una confusione fatta di suoni, odori e sapori affacciati sul mare alla fine del caos del mercato vecchio. Asporto con servizio veloce al tavolo per assaporare il vero cibo di strada dell’autentica Sicilia: panini con caponata e pecorino, taglieri ricchi di formaggi e salumi isolani e dell’Italia tutta, rivisitazione al cucchiaio del classico cannolo ricottoso e un’ampia selezione di vini al calice e di birre artigianali che rende felici. Punto.
[wpvideo K72cJ03r]
Sazi…di emozioni, colori, profumi e cibo, ci dirigiamo verso Noto…e da qui, prosegue il nostro viaggio…
2017@Viaggidiritorno. Tutti i diritti riservati