Più che un post di viaggio questo vuole essere un censimento delle calorie facili facili che abbiamo assimilato in due settimane di Puglia…una regione fantastica, di mare e di azzurro, di terra brulla e arsa disseminata di ulivi, di trulli bianchi, di taranta e tradizioni secolari e di cibo…cibo fantastico, in abbondanza, che non manca mai.
Qui ho riscoperto i sapori. Sapori persi nel tempo e nella mia infanzia. Non so se siete d’accordo con me. Ma io ormai non riesco più a distinguere, qui al Nord, la differenza tra un’insalata, delle carote e di un pomodoro. A prescindere dalla verdura. Tutto. Tutto ha lo stesso non sapore. Invece è incredibile come in Puglia mi sono quasi commossa mangiando per l’appunto i pomodori. Succosi. Pieni di sole. Ecco. Sapore di sole. Dolci, quasi zuccherosi. Una meraviglia per il palato.
La Puglia per me è in primis questo. La gioia degli occhi e del gusto che si è riappropriato di sapori ormai sconosciuti e dati per sempre persi.
Facile quindi comprendere come la bilancia abbia potuto essere impietosa nel comunicare i 7 kg in più accumulati al rientro da questa splendida vacanza. Ma andiamo per ordine…
Queste le tappe del nostro viaggio che cercherò di riassumere nelle COSE CHE ASSOLUTAMENTE DOVETE FARE/VEDERE in una vacanza in Puglia.
(Partendo da Treviso in macchina la Puglia sembra non arrivare mai…Superato il confine con il Molise ormai il peggio sembra passato e invece…Bari non arriva mai…e quando arriva…Alberobello e Ostuni sono ancora un lontano miraggio…Il Salento ancora un’immagine lontana lontana.)
- ALBEROBELLO
Prima tappe del nostro viaggio. Ci arriviamo dopo 8 h di macchina quasi non stop alle 11 di mattina di un sabato d’agosto. Il termometro dell’auto segna i 37 gradi. L’orario e il caldo deve avere scoraggiato gran parte dei turisti dato che inaspettatamente riusciamo ad avere questo paese incantato fatto di Trulli che spiccano su un cielo azzurro azzurro quasi solo per noi (tolta una troupe di giapponesi che stanno girando una fiction proprio nel centro di Alberobello). Dopo un’h abbondante passata girovagando tra le stradine di questo posticino meraviglioso, ci siamo intrufolati nella bottega PACO WINES dove un’aperitivo di sostanza a base di negramaro, formaggi e salumi tipici della zona ci hanno dato il meritato Welcome in Puglia!
2. DORMIRE IN UNA MASSERIA
In Valle D’Itria parlando di Masserie c’è l’imbarazzo della scelta. Noi abbiamo avuto la fortuna di trovare una super offerta su Booking e abbiamo fatto tappa fissa per una settimana presso Masseria Cervarolo, nell’omonima zona a circa una quindicina di minuti in macchina da Ostuni. Questo è un posto speciale. Ma speciale veramente. Come le persone che hanno restaurato questa antica masseria preservandone l’autenticità senza rinunciare ai confort moderni.
Questa masseria costituita da un corpo centrale con corti, una chiesa, trulli adibiti a camere, un ristorante con cucina casalinga (ottimo! ed ecco qui che iniziano a sommarci i primi kg), e bar sorge attorno ad una dolina carsica dove, circondata da rocce e terrazzamenti verdeggianti, vi e’ uno splendido specchio d’acqua adibito a piscina ed idromassaggio. Inutile dire che qui abbiamo deciso di oziare per la maggior parte della nostra vacanza facendoci coccolare da tutto lo staff della masseria e decidendo poi di dedicare il tardo pomeriggio e le sere della prima settimana a delle gite per esplorare i dintorni della zona. Le attività in Masseria prevedono inoltre corsi di degustazione gratuiti per scoprire i fantastici vini pugliesi (qui abbiamo iniziato ad apprezzare i rosè della zona scoprendo che proprio in Puglia nasce la tradizione di questa tipologia di vino…noi ci siamo innamorati del Calafuria di Tormaresca un negramaro 100% rosato di grande espressività che ci ha accompagnati in varie cene durante il nostro soggiorno in Puglia e che ha trovato sistemazione al rientro nel nostro bagagliaio per rifornire la nostra cantina di vini), corsi di cucina (ovviamente pugliese doc), degustazione di olio d’oliva e gite in bicicletta. Da segnalare la colazione in questa masseria…tra le migliori di SEMPRE…con dolci pugliesi fatti in casa SEMPRE appena sfornati e SEMPRE diversi ogni giorno, marmellate SEMPRE homemade, ricottine, burrate e stracciatella pugliese immancabili insieme ad ogni altro ben di Dio dolce e salato (valore calorico circa 1.250 cal/a colazione/a testa/al giorno + 2 kg di felicità dritti nel cuore).
3. OSTUNI
Anche detta la città bianca (un tempo, il centro storico era completamente dipinto in calce bianca). Le case si arrampicano sui fianchi scoscesi di un colle e il borgo è caratterizzato da un groviglio di stradine tortuose, un susseguirsi di piazzette, vicoli e corti alla sommità del quale si ergono la Cattedrale e il Palazzo Vescovile. Inutile dire che è stato amore a prima vista. I classici posti in cui lasciare qualsiasi guida a casa e nel cassetto e perdersi nel labirinto di viuzze per scoprire inaspettati localini, ristorantini e angoli deliziosi.
Consigli: aperitivo/cocktail al Mela Bacata, cena: Osteria del Tempo Perso, La Taverna della Gelosia (per rimanere in zona centro storico). In zona Ostuni assolutamente esperenziale una visita con cena alla Masseria il Frantoio (altro tip: arrivate il più possibile a stomaco vuoto e affamati, considerando che il menu è fisso dalle 6 alle 8 portate – porzioni pugliesi… – e servono in tavola, anche se siete in due, due bottiglie diverse di vino da accompagnare rispettivamente agli antipasti, ai primi, ai secondi con amaro locale finale dopo il dolce). Qualche parola su questo posto: antico frantoio ristrutturato (si può anche alloggiare in questa masseria) che riporta ad un’atmosfera quasi ottocentesca. La cena si svolge dopo un breve tour della struttura (con annesso frantoio, uliveto e agrumeto) in una corte interna che viene addobbata con lucine in stile sagra di paese. Tavoli semplici a lume di candela, donne pugliesi in cucina (garanzia di qualità) e per l’appunto un menu fisso che cambia a seconda della stagionalità che rende giustizia ai piatti della tradizione regionale: pizzelle con sugo di pomodoro (IL POMODORO) e ricotta tiepida, cicorielle selvatiche in pesto di pecorino, purè di fave, cipolla Acquaviva e olive mela e un pinzimonio di verdure e frutta di stagione in olio denocciolato accompagnati da una bottiglia di Bacca Rara 2012 cantina Torrevento, Tenute Rubino; melanzane alla parmigiana e pasta di grano duro con finocchietto selvativo, olive, pomodoro e salsicce stufate con verza e sapori dell’orto annaffiate da Fiano Minutolo Polvanera; dolce e liquore d’olivo (bottoni dei pantaloni per i Signori slacciati dopo l’antipasto e via andare…ecco come si sono materializzati al 4 gg di vacanza 4 kg in più).
4. GIROVAGARE NELL’ENTROTERRA SALENTINO
Una terra che mi ha colpito per l’inaspettata varietà di paesaggi: tra le scogliere a picco sul mare dell’Adriatico e le spiagge di sabbia bianca del Mar Ionio c’è una terra aspra, calda e selvaggia da scoprire. Il viaggio è stato anche questo: km in macchina a guardare cielo e terra dal finestrino, con la musica a palla e la libertà negli occhi e nel cuore e i colori della macchia mediterranea, gli ulivi, i vigneti e i campi di grano e di nulla…
5. CENARE DA ZIO PIETRO A CISTERNINO
Cisternino è un’altro borgo assolutamente da visitare in Val d’Itria che sopratutto dall’ora del tramonto fino a notte inoltrata da il meglio di sè. Anche qui vicoli stretti e tante luci come se tutto il centro storico fosse una sagra di paese. Eventi, mercatini serali, ristorantini e locali. E’ conosciuta per le macellerie/rosticcerie dove compri la carne e te la cucinano al momento: cena TOP low cost!
6. APERITIVARE A LECCE
A Lecce noi ci siamo tornati per 3 sere di fila da quanto ci è piaciuta. E come quando parti prevenuto o senza reali aspettative per un luogo e una città ecco che anche qui è arrivata la vera sorpresa. Una città piena di vita ma allo stesso tempo vivibile e tranquilla, con degli angoli speciali che noi abbiamo visitato grazie ad un tour in bici – riscio’(dove a pedalare è la vostra guida…mentre voi vi godete il panorama). Noi abbiamo avuto la fortuna di trovare un ragazzo belga in Italia da qualche anno, studente d’arte e appassionato di storia che in un divertente mix di francese, inglese e italiano ci ha raccontato la sua versione di questa meravigliosa città barocca non lesinando aneddoti e leggende metropolitane…
La sera la città è fantastica e piena di locali carini dove fare interessanti aperi – cena a base di burrate e trecce pugliesi, taralli e birre artigianali (scoperta qui la birra Collesi – in realtà birra Marchigiana…ma va menzionata…strepitosa!)
7. CALICI DI STELLE
Nel mese di agosto ci sono due principali manifestazioni in Puglia per wine lovers in concomitanza con la settimana delle stelle cadenti: il 5 agosto a Bari e il 10 agosto a Copertino. Noi abbiamo optato per la seconda data, dato che ci trovavamo in zona Porto Cesareo. Con soli 10 euro la serata è assicurata. A questo prezzo infatti viene dato il “Kit Calici di stelle” contenente un calice in vetro con la comoda tasca portabicchiere, un carnet con 8 ticket-degustazione, una confezione di taralli e la guida al percorso che prevede oltre alla presenza di un’ottantina di cantine rappresentative di tutto il terroir pugliese, spettacoli d’intrattenimento, monumenti aperti, giochi a tema degustativo e sopratutto un osservatorio astronomico per non perdersi la magia delle stelle cadenti e non solo.
8. IL MERCATINO DEL GUSTO A MAGLIE
Passeggiare tra le bancarelle del Mercatino del Gusto è come fare un viaggio da nord a sud della Puglia. Ogni bancarella racconta la storia di un territorio, rivelando la passione dei piccoli produttori. La città si veste a festa per 5 giorni. Mettete in conto 1,5 kg sicuri anche in una sola serata. Dalla piazza a tema STREET FOOD (bombette di martina franca focaccia barese, zampina, pezzetti di carne e pipirussi, pucce, le patate, fave e cicoria, panzerotti e porzioni di pasta di grano varietà “Senatore Cappelli”) alla strada dell’olio e del vino passando per la strada della gastronomia (dove tra salumi e formaggi c’è da perdersi…) e quella dei dolci (pasticciotti, mandorle in tutte le salse, miele salentino, liquori artigianali che sembrano dessert, marmellate, gelati e spumoni, mafalde e cassatine).
9. TORRE DELL’ORSO, ROCA VECCHIA E L’IMMANCABILE TUFFO NELLA GROTTA DELLA POESIA
Zona all’interno di un parco naturale protetto (non protetto dai turisti purtroppo che letteralmente affollano questo posto splendido). La Grotta della poesia è considerata una delle 10 piscine naturali più belle al mondo. Peccato per l’appunto per godere di questa meraviglia e fare un tuffo bisogna mettersi in coda…
10. PORTO SELVAGGIO E LA BAIA DI ULUZZO
Consiglio: Porto Selvaggio va girato a piedi la mattina quando non è ancora affollatissimo. Ci sono zone comunque poco frequentate anche perchè più difficili da raggiungere dato che comunque bisogna mettere in conto di fare un minimo di camminata/trekking. Il tutto ripagato da scogli e mare in solitaria e tuffi a volontà. La zona della Baia d’Uluzzo (davanti al locale il Fico d’India va goduta al tramonto…)
11. PUNTA PROSCIUTTO E PUNTA DELLA SUINA
Mai sentito parlare delle Maldive del Salento? Bè…sicuramente Pesculuse ha una spiaggia e un mare meravigliosi ma ad agosto è praticamente impossibile riuscire a trovare lo spazio per distendere un asciugamano o semplicemente nuotare senza ritrovarsi circondati dal mondo intero…Questa bisogna mettersela via un pò in tutte le zone delle Ionio se si sceglie questo periodo per le vacanze in Salento ma noi siamo riusciti a trovare meno affollamento a Punta Prosciutto e Punta della Suina. Un mare che è una piscina naturale e un’inaspettata tranquillità rispetto ad altre zone prese d’assalto dai turisti.
12. CIRCUMNAVIGARE IL TACCO DA OTRANTO A GALLIPOLI PASSANDO PER SANTA MARIA DI LEUCA e SEMPRE…UN CAFFE’ CON GHIACCIO AL LATTE DI MANDORLA
Dalla romantica Otranto con la sua bellissima passeggiata lungomare nel centro città attorno al Castello, alla sfrenata Gallipoli, la ‘Città Bella’ con il suo Castello Angioino passando per l’estremo Sud, dove finisce l’Italia. E ad ogni tappa un immancabile caffè salentino, il caffè con ghiaccio al latte di mandorla! (magari accompagnato dal pasticciotto leccese).
13. MONOPOLI E POLIGNANO
Torniamo sulla Costa Adriatica a Nord della Val D’Itria. Polignano è una tappa obbligatoria: meraviglioso il suo piccolo centro abitato che si affaccia sul mare e i suoi vicoli in cui perdersi andando alla ricerca delle citazioni famose sulle scalinate o balconi delle case in calce bianca.
La vera sorpresa però è Monopoli: altrettanto bella e affascinante ma meno battuta dal turismo. Tra l’altro se cercate un alloggio ‘Adults only’, esclusivo in cui concedervi ogni lusso vista mare vi suggeriamo di passare almeno una notte in questo Small Luxury Hotel, la Pescheria!
…due settimane dopo tutto questo, nonostante l’impietoso conto delle calorie, oltre ai kg di troppo rimane la piacevole leggerezza di aver ASSAPORATO in tutti i sensi una terra meravigliosamente ricca di bellezza, di storia, di tradizioni. Genuina. Affascinante. Con lu sole lu mare lu ientu…
© 2015 Viaggidiritorno. Tutti i diritti riservati
Una risposta