Volevo scrivere un post su Parigi…Poi però questo articolo ha preso una piega diversa ed è diventato un inno al mio quartiere di Parigi preferito il Marais. Così andiamo alla scoperta del Marais: tra i suoi vicoli pieni di storia e fascino, i mercati animati, i negozi di design e le piccole boutique artigianali.
Rimando quindi Parigi (che è sempre una buona idea, citando Audrey Hepburn nel memorabile ‘Sabrina’) al prossimo post e faccio di questo spazio un piccolo bignami sul quartiere che più mi incanta ogni volta che torno nella Ville Lumiere e dove andrei a vivere subito, in un batter di ciglia. Un posto dove mi sento a casa. Anche se non sono a casa. Dove amo passeggiare in ogni condizione climatica, dal caldo torrido al freddo pungente dell’inverno parigino, munita di macchina fotografica (l’inseparabile…) e con gli occhi curiosi e il cuore aperto a scovare sempre un dettaglio sfuggito la volta precedente e a farmi sorprendere da un nuovo bistrot o una galleria nascosta in qualche viale secondario.
Sperando di poter cogliere davanti all’Hotel de Ville due innamorati che si scambiano fugaci un bacio d’amore e immortalarlo come nella famosa foto che valse a Robert Doisneau lodi e fama, e a Françoise Bornet, la giovane donna della foto, un assegno di 155.000 € nel 2005 quando vendette la stampa originale, quarant’anni dopo lo scatto che tanto spontaneo poi non fu (per conoscere i dettagli della storia clicca qui.)

Alla scoperta del Marais

Un quartiere pieno di vita, abitato da persone di ogni età, noto per la sua scena gay e per la comunità ebraica nei dintorni di Rue de Rosiers, che comprende parte del terzo e del quarto distretto di Parigi, situato sulla riva destra della Senna, tra Les Halles, Piazza della Repubblica e piazza della Bastiglia. A due passi dall’Ilè de la Citè e Notre Dame. Con la magnificenza dell’Hotel de Ville, la bellissima e intima Place des Vosges dove viveva Victor Hugo e il Centre Pompidou. Moderno e antico che si confondono e che rendono questo quartiere speciale.

Sapete che cosa si fa il primo giorno che si è a Parigi? Ci si procura un pò di pioggia, una pioggia che non sia troppo forte però, e una persona veramente carina con cui girare in taxi in Bois de Boulogne. La pioggia è importante perchè essa dà a Parigi un profumo speciale, sono i castagni bagnati, dicono… – Sabrina
Itinerario a Parigi: alla scoperta del Marais dall’Hotel de Ville a Place Des Vosges

Il mio consiglio in realtà e’ di iniziare questa passeggiata al confine con l’Ile de la Citè, dal Pont Neuf e di fermarvi subito in uno dei nuovi Palazzi del lusso Parigini: La Samaritaine. Il primo dei grandi magazins di Parigi, inaugurato nel 1870 oggi si trasforma completamente sotto il marchio LVMH, grazie ad un restauro e ampliamento pazzesco dello studio giapponese Sanaa.

Non solo shopping di lusso ma anche ristoranti, spa, unità abitative e asilo nido e la riapertura recentissima dell’Hotel Maison Cheval Blanc oltre che della rinomata pasticceria milanese Cova. Il fascino tra l’altro delle vetrine e degli interni addobbati a Natale rende questa visita unica e speciale.

Da qui in un percorso su e giù per Rue de Rivoli, prima un passaggio al Centre Pompidou, dove, se non avete tempo o voglia di scoprire le collezioni permanenti e temporanee fate però un salto al bar ristorante George e la terrazza panoramica con vista su Parigi fino alla Tour Eiffel (design di Renzo Piano): accesso dalla scala mobile del Centro.
Riscendiamo Rue Du Renard verso l’Hotel de Ville (bello – bello – bello: sempre ancora di più nel periodo invernale con la pista da pattinaggio).
Da qui nell’ordine: Biblioteque Forney e Jardins de l’Hotel De Sens con le sue siepi dalle geometrie perfette, passaggio in Rue du Prevot (detta una volta Rue Percée) che conserva le caratteristiche originali del XVIII secolo ed è circondata da edifici storici. Sosta per gli amanti della fotografia alla Maison Européene de la Photographie e naso all’insù a la Maison à l’Enseigne du Faucher et du Mouton, locande con facciate a graticcio tra le più storiche a Parigi.
Alla scoperta del Marais: pause golose
Si risale poi verso Rue Des Rosiers, centro del quartiere ebraico dove non si può mancare l’assaggio dei falafel all’As du Fallafel (civico 34). Se la fila è troppo lunga, l’alternativa (ottima comunque) è il vicino Miznon (22 Rue Des Ecouffes), regno dello chef Eyal Shani di Tel Aviv che vi delizierà con pita guarnite di polpette di agnello e verdure speziate al forno. Per chiudere in dolcezzaal civico 27 la facciata gialla di Sacha Finkelsztajn, anche conosciuta come Boutique Jaune con ricette dall’Est Europa di torte al formaggio, strudel e torte Linz. In realtà poi qui potete andare ad occhi chiusi: tra cioccolaterie che sembrano delle gioiellerie (e le boutique dolci dei mastri pasticceri di Francia), cafè e sale da thè.
Per gli amanti del Thè, imperdibile una merenda pomeridiana o un brunch da Mariage Freres. Ci sono diverse location a Parigi di questo famoso salone da Thè, personalmente consiglio, tanto per non cambiare quartiere e rimanere sempre nel mio amato Marais, quello in Rue du Bourg Tibourg n. 30. Uno shop all’ingresso e un giardino interno dove degustare tutte le loro varianti di thè dal mondo con un menu che dal dolce al salato non lascia di certo spazio all’immaginazione, per la gioia del palato e degli occhi (un pò meno del portafogli…i menu brunch non sono propriamente low cost…ma brunch esperenziale tra camerieri in livrea, palme, profumi esotici e atmosfera coloniale doc).
Se invece siete amanti del caffè non perdetevi la Cafeoteque in Rue de l’Hotel de Ville. Ottimo cappuccino e gustose cheesecake oltre che ovviamente una vasta scelta di caffè da tutto il mondo.
Itinerario enogastronomico nel Marais
Dove mangiare una buona fonduta/raclette? In un piccolo ristorantino in Rue de Geoffroy l’Angevin: Pain Vin e Fromages. D’obbligo la prenotazione in quanto il locale è veramente mignon e parecchio frequentato sia da turisti che da locali.
In Rue Volant il mio Thai preferito: Au Petit Thai. Un elefante d’ottone all’esterno che invita ad entrare. Il bistrot parigino che incontra la cucina asiatica. Luci soffuse, ambiente intimo e un ottimo Pat Thai. Menu degustazione dai 16 ai 43 €, buon vino e ottimi cocktail.
In Rue Vieille du Temple oltre a diverse boutique e negozi alla moda trovate il Breizh Cafè (civico 109) che propone squisite crepes e gallette bretoni con l’omonima Epiceriè al suo fianco.
Da qui poi per raggiungere uno dei mercati più vivavi di Parigi, Le Marchè des Enfants Rouge si passa anche davanti a Big Love, una trattoria italiana molto chic e instragrammabile che offre favolosi brunch (e colazioni deliziose: ho un ricordo di Eggs Florentine favolose!).
Ma lasciate un po’ di spazio appunto per il cibo etnico all’interno del mercato in Rue de La Bretagne dove potrete respirare un’atmosfera parigina e bohemiene passeggiando tra bancarelle di fiori, frutta e verdura, formaggi e boulangerie da cui esce profumo di pane appena sfornato. Il top è fare piccole degustazioni delle diverse cucine da quella marocchina a quella francese e italiana (qui trovate un ottimo caffè Illy!) passando per la libanese, l’asiatica e l’hamburger come da tradizione made in USA.
Dall’altra parte della strada spuntano poi: Ladureè e la sua infinita scelta di Macarons, Jacques Genin, maitre chocolatier che ha creato un impero gastronomico che rifornisce inoltre gli Hotel più rinomati di Parigi con la sua pastricceria.

Punto d’arrivo: la magnifica Place Des Vosges

In pochi minuti a piedi a questo punto, passando per Boulevard Boumarchais si arriva alla fine di questo nostro itinerario nel Marais: Place Des Vosges. 4 fontane disposte simmetricamente e una statua di Luigi XIII al centro e poi i magnifici portici con gli edifici dalle facciate in pietra e mattoni e i grandi castagni. I cafè eleganti si sprecano e qui c’è anche la casa di Victor Hugo, oggi trasformata in Museo. Ma la cosa più bella è sedersi su una panchina e osservare la vita che scorre. O entrare nel giardino segreto del Pavillon de la Reine, hotel da favola con ristorante stellato annesso, Anne Restaurant che ci ha ospitati nel nostro ultimo soggiorno parigino (ma questa è un altra storia che vi racconto qui).
Le stelle gourmet qui in Places Des Vosges sono quelle di un firmamento. Trovate infatti anche il tristellato, L’Ambroise e il Qui Plume la Lune.
Bistrot e cucina francese a prezzi più abbordabili? Le gorille blanc e il bistrot de l’oulette vicino a Piazza della Bastiglia sono la scelta giusta.
Se avete ancora forze e voglia di camminare proprio da Piazza della Bastiglia è facilmente raggiungibile un’altro luogo che non potete perdere se siete qui a Parigi e nel Marais: il cimitero di Père-Lachaise, il più grande cimitero parigino intra muros e uno dei più celebri nel mondo.
Situato nel 20 arrondissement della città, dove sono sepolti numerosi personaggi celebri, accoglie ogni anno più di tre milioni e mezzo di visitatori, che ne fanno così il cimitero più visitato al mondo. Da qualsiasi porta entriate troverete delle mappe per orientarvi all’interno di questi 44 ettari di bosco e dedalo di monumenti e sepolture, con segnalate le tombe di personaggi celebri (solo per citare le più ‘battute’: Oscar Wilde e Jim Morrison).
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