Unisci una trasferta di lavoro in Val di Chiana ad un week end in Val di Pesa e ne uscirà una 4 giorni di ‘work hard, after work harder’ e qualche chilo inevitabile in più sulla bilancia…
Questo post vuole quindi celebrare il buon vino e cibo Toscano e darvi qualche – spero utile – suggerimento per alcune tappe enogastronomiche, se capitate da queste parti.
Apro una parentesi.
Dovete capitare da queste parti…
L’accoglienza e la simpatia dei toscani fa subito ricordare quanto siamo fortunati a vivere in Italia, terra generosa, di cultura e di gente positiva e solare. Paesaggi di colline sornione, cipressi secolari, vigneti e verde (tanto verde) – che se il cielo è blu blu senza nuvole è una tavolozza di colori che non possono che rigenerare la mente e il cuore -.
Il consiglio che vi do è quello di non avere programmi. Seguire i vostri ritmi (quelli che detta il vostro spirito), prendete qualche via sterrata in mezzo ai vigneti (e vi assicuro che dietro ogni curva e collina ce n’è una), passeggiare con il naso all’insù respirando l’aria pulita. Riempitevi di natura.
E ovviamente…mangiate e bevete in abbondanza (anche questo fa bene alla mente e allo spirito).
#VAL DI CHIANA
Scelta interessante se siete qui per lavoro. Posizione strategica, centrale sulla Val di Chiana. Vicino ma non troppo all’autostrada (i paesaggi dalle finestre sono Toscani: il piccolo borghetto medievale di Foiano della Chiana da un lato e le colline dall’altro). Ex monastero ristrutturato in stile imperiale, ogni camera riporta ad un famoso compositore del passato. Ottimo rapporto qualità/prezzo, colazione semplice con prodotti da pasticceria locale e Vita, la responsabile dell’Hotel che vi metterà subito a vostro agio e vi accoglierà con il calore tipico toscano (solarità, disponibilità, simpatia) e un ottimo drink di benvenuto. E’ stato un piacere conoscerla e chiacchierare con lei.
Proprio Vita ci ha consigliato un ottimo indirizzo per la cena a Cortona, borgo imperdibile se siete da queste parti. Un piccolo gioiello e una vera coccola per gli occhi.
In una stretta traversa della via principale che attraversa il piccolo centro di Cortona, ecco ad accogliervi un grande braciere acceso all’ingresso e la schiettezza genuina di Tito, il titolare con cui e’ stato un vero piacere intrattenersi in chiacchiere a fine serata. Il posto e’ veramente unico nel suo genere: una ristrutturazione magistrale di vecchie cantine medievali, trasformate in nicchie ed angoli sapientemente illuminati da candele, in cui conviviare circondati da bottiglie di vino, in tavoli di legno ben apparecchiati. L’atmosfera e’ particolarmente romantica. Un ambiente “antico” ma con gusto assolutamente moderno, semplice, curato e per nulla pretenzioso. Il servizio e’ veloce, attento e discreto e il menù ben equilibrato tra proposte di carne e pesce con una buona carta vini. Ci siamo fatte consigliare il vino della casa, un ottimo Syrah di Cortona che e’ andato giù con piacere (da un bicchiere che doveva essere ci siamo ritrovate a finirne una bottiglia in barba ai buoni propositi), anticipato da una buona bollicina di benvenuto. Un antipasto della casa (tagliere di affettati e salumi misti, formaggi, tortino di finocchi e torta salata accompagnati dai coccoli, pasta di pane fritta Toscana – una scoperta incredibile!!! – ), una tagliata e un filetto sublimi accompagnati da verdure cotte di stagione, hanno deliziato la nostra serata, all’insegna di chiacchiere e buonumore. Un indirizzo dove tornare per provare anche la Fiorentina! Ottimo rapporto qualità prezzo (che ovviamente non guasta).
Un casale immerso nel verde delle colline di San Casciano, dove il tempo sembra essersi fermato e la dimensione sospesa in un mondo ovattato e incontaminato fatto di gesti semplici e ritmi lenti.
Alice e la sua famiglia (gatto Kato e cane Mira compresi) sono dei perfetti padroni di casa, accoglienti senza mai essere invadenti, pieni di ottimi consigli e suggerimenti riguardo il cosa fare, dove andare e sopratutto dove mangiare nei dintorni.
Camere semplici, arredi che mixano modernita’ e stile rustico in un perfetto stile shabby chic che si sposa perfettamente con il casale in pietra e il verde della campagna circostante. Un merito particolare ai materassi (per me non e’ una cosa così scontata e proprio per questo mi permetto di sottolinearlo: abbiamo dormito da Dio!!!!).
La sveglia ve la dara’ la luce lieve che entra dai balconi e il profumo di torta appena sfornata da Alice. Vi attendera’ sulla terrazza esterna circondata da piante di glicine un’ottima colazione homemade (pane fatto in casa e marmellate comprese.)
Tutt’attorno: quiete. verde. natura.
E l’equilibrio ritrovato in un posto il cui nome è una metafora di quello che è la vita. Acqua che scorre e trova sempre il modo di levigare e passare sopra qualsiasi pietra ruvida della vita…(anche se in realtà il nome ha un significato molto più concreto e meno metaforico: qui c’era l’unico pozzo della zona e qui confluivano tutte le donne a lavare i panni…e tutto il resto è terreno di pietre e sassi su cui è stato ristrutturato questo splendido casale).
Acquapietra è a 20 minuti in macchina da Firenze.
Se volete quindi fare un aperitivo in città, il suggerimento è quello di rimanere in zona Oltrarno (la zona frequentata dai fiorentini doc) e di fermarvi in Piazza Santo Spirito che pullula di bar e localini alla mano.
In alternativa, se cercate due posti più ‘glamour’ (e anche più turistici, però…) potete optare per il @Golden View, locale che dà sull’Arno, con una vetrata con vista memorabile su Ponte Vecchio. Cocktail dai 12 euro in su con però dalle h 19 l’opzione buffet, il venerdì sera (ossia consumazione libera ad oltranza dal buffet con cui potete praticamente cenare tra focacce, pasta espressa, pizza, pesce e chi più ne ha più ne metta).
Dirigendoci invece verso la sponda destra dell’Arno, un altro posto molto carino, dove provare il Negroni (sapete che il Negroni è nato proprio qui, a Firenze?) è @Locale. Atmosfera raccolta, meno probabilità di incappare in turisti americani in infradito ad aprile e ottimo servizio bar a pochi passi da Piazza Duomo.
Se il buffet e i cocktail non hanno saziato il vostro appetito, ha da poco aperto in città @Foody Farm, dal motto, “cibo giusto dai posti giusti”.
Una via di mezzo tra hamburgheria/pub e bistro, le proposte spaziano dai taglieri componibili con prodotti rigorosamente a km zero da produttori selezionati ad hoc della zona, alla carne alla griglia, agli hamburger e panini sfiziosi e primi piatti da leccarsi i baffi. La scelta non è semplice, obbligatoria la prenotazione (il locale è sempre pieno a qualsiasi ora…) e nell’attesa che si liberi un tavolo vi offriranno un ottimo prosecchino Foss Marais. Posto divertente, carino, con un ottimo servizio, velocità e parecchia scelta.
Se a Firenze invece ci capitate il sabato per pranzo, la tappa d’obbligo è @da Mario per mangiare un’ottima Fiorentina ad un prezzo super popolare. Anche qui armatevi di sana pazienza. La trattoria apre alle 12 e dalle 11.00/11:30 la gente si mette già in fila fuori dalla trattoria. Pochi posti, tavoli in comune con gli altri esercenti (formula sempre vincente che permette di fare velocemente amicizia con qualcuno – a noi è capitata una famiglia pugliese con cui ovviamente siamo finiti a parlare di cibo e di ristoranti in zona Bari – Monopoli, oltre che dei metodi di raffinazione dell’olio d’oliva…). All’entrata lasciate il vostro nome e vi viene indicativamente dato un orario a cui ripresentarvi per avere il vostro posto a tavola. I piatti sono quelli tipici della tradizione toscana (ribollita compresa) ma non abbiamo dubbi nel consigliarvi la fiorentina con qualche contorno e dell’ottimo vino della casa (fiorentina da 1,3 kg + un litro di vino + 2 contorni= 50 euro). Bella atmosfera caciarosa da sagra di paese e cuochi che tagliano a vista la carne! Super!
Non paghi del pranzo da Mario, dopo una camminata rigenerante nel verde attorno ad Acquapietra e lo spettacolo del tramonto dalla terrazza del b&b, ci avventuriamo nel paesino di San Casciano in cerca di un posticino dove mangiare qualche crostino e un buon tagliere di affettati e formaggi della zona per chiudere in bellezza la giornata e scegliamo l’@Antica Fiaschetteria, un salottino molto accogliente, con oltretutto un’ottima scelta di vini.
Sempre qui in zona, provato qualche anno fa, di passaggio da queste parte, stra consigliamo per una cena un po’ più formale (ma non troppo) il borgo di Salvadonica con il suo ristorante @la Volpenera. L’atmosfera del borgo è meravigliosa, il ristorante ha delle salette interne ‘coccolissime’ e una magnifica terrazza che si affaccia sui vigneti. Il menu spazia dalla tradizione toscana a qualche piatto più elaborato con un’ottima selezione di vini.
Se il giorno dopo decidete come noi di avventurarvi nelle terre del Gallo Nero, tra Greve, Radda e Castellina in Chianti, tra un borgo da esplorare e una passeggiata in mezzo ai vigneti, le alternative per un pranzo sono svariate. Le alternative che avevamo valutato erano @cantina Antinori (per pranzare sul tetto ‘verde’ della Cantina) e l’ @l’Antica Macelleria Cecchini (posto per cui ci è rimasta una certa acquolina in bocca e dove torneremo quanto prima, ricordandoci però la prossima volta di prenotare con un certo anticipo…).
Alla fine abbiamo optato per un posticino lungo la strada che ci ha colpito e che si è rivelato un’ottima scelta (mangiato divinamente, con un ottimo rapporto qualità prezzo!) e dove finalmente mi sono gustata, tra le altre cose, il mio piatto di Ribollita: @La Vinosteria.
Vi è venuta l’acquolina in bocca? Cosa state aspettando? La Toscana è la meta giusta per appagare i vostri sensi (parliamo di saziare anche lo stomaco più esigente e di rasserenare gli animi irrequieti, in un perfetto connubio di paesaggio ed enogastronomia).
@2017, Viaggidiritorno. Tutti i diritti riservati
3 risposte
Sei praticamente passata da casa mia, io abito nella parte chianina del comune di Montepulciano 😀
Sono curiosissima di provare Foody a Firenze, è già da un po’ che è sulla mia lista!
Abiti in una zona bellissima che adoro!!!! Ottimo cibo, ottimo vino e paesaggi mozzafiato!
Adoro la Toscana!! E ci torniamo.ogni volta che possiamo ?