Come ho scoperto Matera?
Per caso. In un’ indolente domenica pomeriggio in cui, come spesso mi succede, inizio a ‘viaggiare’ nel web in cerca di locande, b&b, piccoli relais e ristorantini sfiziosi – tanto per riempirmi un pò gli occhi e il cuore di cose belle – .
Fu così che nel mio navigare incappai in un articolo, mai più ritrovato, che parlava delle Grotte della Civita. Di una mission e di un progetto onorevole e ambizioso: il restauro conservativo del patrimonio storico minore, riportare in vita dei pezzi di storia e di vero e proprio patrimonio culturale cercando di mantenerne intatto il valore. Riportare in vita piccoli borghi o parte di essi mantenendo intatta la loro identità ed integrazione perfetta al paesaggio naturale circostante dove, nel caso di Matera, le grotte abitative sono incastonate e inerpicate nella roccia, e farne un relais. Affascinata dalle foto di questo posto spettacolare, sapientemente ristrutturato e rinnovato, dall’atmosfera e dalle sensazioni ‘antiche’ che queste immagini hanno evocato in me, ho iniziato ad approfondire e ad inserire nella mia ‘travel wish list’ la Città dei Sassi…
Il passaggio in questo posto meraviglioso, fermo nel tempo, attorno a cui gravita una bellezza dolente (resa tale non di meno dalla storia recente che ha segnato questo luogo) si è concretizzato in due giorni di cielo terso e limpido, di rientro dalla Puglia (direzione Toscana).
Il tempo per farsi un’idea, rimanere incantati da questo luogo e decidere che la prossima volta la Basilicata non sarà solo una tappa ma una meta di viaggio.
Patrimonio dell’Unesco nel 1993, Capitale Europea della Cultura nel 2019, Matera è in primo luogo i Sassi, che rappresentano la parte antica della città e che costituiscono un nucleo abitativo piuttosto articolato scavato nel tufo, abbarbicato lungo i pendii della Gravina (una profonda valle dalle caratteristiche naturali sorprendenti). Strutture edificate si alternano a labirinti sotterranei e a caverne, creando un unicum paesaggistico di grande effetto che dà il meglio di sè nell’ora del tramonto dipingendo di colori sorprendenti questo scenario urbano: le rocce, le architetture, i campanili, i canyon, le piccole piazze.
Di sera (ma non solo), quando si accendono le mille luci delle botteghe, dei ristoranti e delle residenze, la sensazione è di essere dentro un presepe di cartapesta.
Noi abbiamo passato un intero pomeriggio a perderci in questo labirinto di Sassi tra i due principali rioni: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso (dove abbiamo pernottato all’Antico Convicino rooms & suites, vivendo la nostra esperienza di domire all’interno di una Grotta) , divisi al centro dal colle della Civita che rappresenta l’insediamento abitativo più antico di Matera.
TIPS
# Il tour dei Sassi si inizia a CASA NOHA, un’antica dimora donata al Fai che diventa un percorso della memoria e il racconto attraverso filmati che si susseguono nei vari angoli dell’abitazione di quella che è stata Matera dalla preistoria ad oggi (toccante e illuminante).
# Tappa enogastronomica all’Arturo in Via Duomo. Pochi tavolini nella piazzetta, un’atmosfera rilassata d’altri tempi e la possibilità di deliziarsi dei gusti e dei sapori della Lucania con taglieri di affettati e formaggi accompagnati da un buon bicchiere di Aglianico o dalle birre artigianali locali.
#Grotta del Peccato Originale a pochi km da Matera, in aperta campagna, tra campi di grano e vigneti si trova questa chiesa rupestre scoperta nel anni ’60 dove prima c’era un ricovero per greggi. Visita imperdibile (anche per chi non particolarmente appassionato di chiese, musei, etc). Appuntamento con la fondazione che ha seguito i restauri della Grotta in una stazione di servizio poco fuori la città per poi addentrarsi con furgoncini e macchine in un gruppo massimo di 20 persone per volta nella campagna da cui poi si accede alla Grotta. Molto interessante la storia del ritrovamento di questo luogo e veramente ben organizzata la visita dove una voce narrante e uno spettacolo di luci pian piano porta alla scoperta delle incisioni e dei dipinti rupestri. Seguite il link per maggiori info (giorni e orari di visita, luogo dell’appuntamento, etc.). Obbligatoria la prenotazione.
Il momento più bello per me a Matera? (o meglio appena fuori Matera?)
Il silenzio della campagna interrotto solo dal rumore di un vento forte, fiero e caldo. Le colline sinuose, morbide, i campi di grano, qualche albero qua e la ad interrompere la distesa di terra e a delimitare i confini con il cielo. La luce del tardo pomeriggio estivo. Lo zirlio dei grilli e il frinire delle cicale. La mia macchina fotografica. La musica dall’autoradio in lontananza. Una melodia italiana. Un Nicolo’ Fabi che canta di speranza, d’amore. Di cose che finisco e si ricostruiscono. Di attese. Di vita.
E il sorriso che si allarga dentro. Nel cuore.
Momenti di non trascurabile, immensa, felicità (e libertà).

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3 risposte
Bellissime foto e anche la descrizione di questi posti che meritano sicuramente di essere visitati
Matera ❤️