Oggi non vi parlerò di un mio viaggio ma di una splendida amicizia, nata sui ‘banchi di lavoro’ (molto meno poetico che dire ‘sui banchi di scuola’, ma questo è il dato di fatto…) e che, viaggio in qualche modo è – perché anche qui i temi in ballo sono scoperta, conoscenza, sorpresa, riflessione e divertimento: gli ingredienti di un fantastico viaggio, per l’appunto – e che mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco in prima persona come consulente di viaggi!
Con Nicole condividiamo tante cose. La voglia di evadere (in primis), di prendere un aereo e partire (cosa che influisce non poco nel consolidamento di un feeling e di un’amicizia!), le gioie e i dolori della nostra professione nella vita reale (magari poter vivere di solo travel blogging) e il desiderio di conoscersi a fondo, di non accontentarsi, di cercare la propria strada nel mondo e la voglia di realizzare i propri sogni. Sembrano cose banali…ma non lo sono. E sono le premesse che hanno fatto scattare questo colpo di fulmine (per me è stato così!) nei suoi confronti.
E’ stato quindi piuttosto naturale, all’ennesima conversazione su temi di mete esotiche e voglia di evadere, accompagnare lei e Francesco nel capire quale poteva essere il luogo giusto dove trascorrere 10 giorni tra Natale e Capodanno – impresa non da poco perché si passava da palo in frasca, e far conciliare i reciproci desideri e idee con la fattibilità dell’impresa non è sempre così scontato: Lapponia (ma forse il mare sarebbe meglio…), Thailandia (ma in Asia siamo già stati la scorsa estate), capitale Europea (ma noi vorremo fare un viaggio con la V maiuscola…), Sud Africa (bello mah…), New York (ma forse ci andiamo più avanti…) – .
Dopo lunghe digressioni e disquisizioni la parola CUBA sembra suscitare delle emozioni, e complice la fantastica impulsività di Francesco (evviva gli uomini che prendono l’iniziativa senza tentennamenti) che compra senza pensarci su due volte (e senza lasciare spazio a Nicole di intervenire…) i voli andata e ritorno per l’Havana ecco che la meta si delinea inesorabile e quindi non resta che pianificare il resto del viaggio e quello che deve starci dentro tra il 22 dicembre al 4 gennaio.
Ecco quindi che dopo la cena in cui, oltre a fiumi di vino, il file rouge è stato il racconto della loro avventura, chiedo a loro il permesso di inserire nel blog un post che descriva il loro viaggio ed eccomi qui, quindi, a intervistarli e condividere nel web il tour che abbiamo pianificato assieme e le loro foto di Cuba (che mi hanno conquistato).
Prima di iniziare conosciamo i protagonisti di questa avventura…
Nicole e Francesco sono una fantastica coppia (da copertina direi!) che condivide la passione per i viaggi, il buon cibo e il buon vino e la vita in generale. Nicole è anche conosciuta come ‘la ragazza del macaco’/la nicky naki del web – qui trovate i dettagli del suo progetto -, Francesco si divide tra la passione sfrenata per il calcio (e il suo amato Padova) e il suo lavoro di brillante e creativo designer che lo porta spesso in giro per il mondo.
Cuba non poteva che essere la meta ideale: sole, mare e spiagge caraibiche, colori caldi e unici, rhum e sigari, un’atmosfera accogliente e ancora intaccata dal consumismo e dal turismo di massa, ‘una delle ultime roccaforti mondiali del comunismo’ (citando la Lonely Planet).
Questo è stato il loro tour:
22 – 25 dicembre HAVANA
25 – 27 dicembre VINALES
27 – 31 dicembre TRINIDAD
31 – 2 gennaio VARADERO
2 – 3 gennaio HAVANA
Per gli spostamenti da un posto all’altro si sono serviti di un driver contattato prima della partenza dall’Italia con cui abbiamo concordato in anticipo tariffa, date e disponibilità.
Per gli alloggi, tranne a Varadero, dove abbiamo prenotato in uno dei tanti resort della zona con anticipo data l’alta stagione, la decisione è stata di immergersi nella cultura locale e vivere in CASE PARTICULAR, anche in questo caso contattate prima della partenza dall’Italia.
Non è semplicissimo organizzare un soggiorno a Cuba in quanto per motivi legati all’embargo (quelli che poi rendono assolutamente affascinante questa meta), non è possibile utilizzare i comuni mezzi e strumenti (vedi alla voce ‘booking.com’) per prenotare gli alloggi. Airbnb si sta attrezzando e aprendo al turismo di Cuba ma quando abbiamo organizzato il loro viaggio questo non era ancora possibile e ci siamo quindi serviti di siti specifici per trovare le case particular e dell’esperienza di amici che erano già stati li per farci dare email e contatti diretti. Consigliate, tra quelle scelte Ray House a Vinales e Aby’s house all’Habana.
Ma entriamo nel vivo del loro viaggio attraverso dei #tag che ho fornito loro (ottima terapia di coppia tra le altre cose!) e che li hanno aiutati a rivivere le emozioni della loro avventura…
#il ricordo più bello
Nicole non ha dubbi: le colazioni all’Avana vecchia. Un vecchio salone dall’atmosfera vintage, le magnolie in fiore, la musica cubana in sottofondo, il vecchio ventilatore a pale al soffitto, le porte aperte a far entrare la vita della città e i suoi profumi e i suoi rumori e i suoi colori e un risveglio dolce a milkshakes, pan cakes e avocado…Per Francesco sono i colori vividi, caldi e forti dell’Havana. Unici e irripetibili in tutto il tour successivo. L’emozione di rivederli per l’ultima volta, dopo Varadero, al rientro in capitale prima di ripartire per l’Italia è il suo ricordo più forte.
#food and drinks
Nicole e Francesco suggeriscono due tappe immancabili: il Dona Eutimia all’Avana, in città vecchia, vicino alla cattedrale per la cucina tradizionale cubana a basso prezzo e altissima qualità (consigliata la prenotazione dato che ci sono solo 6 tavoli in questo vecchio salone che vi riporterà direttamente alla vostra idea degli anni ’50) e il più internazionale San Josè a Trinidad, dove in un ambiente più sofisticato non potete mancare nell’assaggio del cocktail locale a base di rhum, miele, limone e ghiaccio, la Canchanchara, che vi verrà servita in un vasetto di terracotta con annessa cannuccia colorata.
#locali da ballo/#il posto più divertente
Senza alcun dubbio la Casa della Musica/la scalinata a Trinidad dove immergersi nel sound caraibico e nell’allegria di un popolo che ha la musica e il sorriso nel sangue. Danze assicurate fino a notte fonda, rhum e sigari che fanno vivere la leggenda di Cuba.
#cosa vi ha sorpreso
Ritornano i colori di Cuba, sgarcianti, caldi e forti…le maioliche fiorite che spuntano da scorci di città vecchie e sopratutto l’accoglienza discreta e mai invadente degli abitanti di quest’isola, che hanno sempre un sorriso pronto e che vivono in modo semplice e genuino.
# il posto che vi portate nel cuore
Vinales e la passeggiata a cavallo nella Valle del Silenzio al tramonto, nella natura selvaggia e rigogliosa e le piantagioni di tabacco, con una luce speciale e magica come è quella dell’imbrunire d’estate. Senza parole. Esperienza che si può aggiungere al TAG #il posto più romantico…
#cambiereste qualcosa nella pianificazione del viaggio
Un pò ce l’eravamo detti prima di partire: Varadero era un punto di domanda che suscitava dubbi. La realtà ha rispecchiato i timori. Casermoni all’americana, turismo di massa, edifici fatiscenti, prezzi altissimi e una deviazione poco fortunata rispetto alle rotte della vera Cuba. Se cercate spiaggia e mare un’alternativa più valida potrebbe essere Cayo Blanco. Avendo qualche giorno in più sarebbe stato ideale poter visitare anche il sud/est dell’isola.
#suggerimenti per chi sta per partire o sta pianificando un viaggio a Cuba
- affittare un driver per tutto il periodo di viaggio si è rivelata una scelta azzeccatissima
- andare nel nostro inverno: il clima è perfetto per visitare tutta l’isola
- portarsi dei tappi per dormire nelle case particular (sono spesso sulle strade, la musica – piacevolissima per far festa – va avanti tutti i giorni a notte inoltrata e non concilia il sonno)
- evitare Varadero e stare lontani dai resort di (pseudo) lusso che sono totalmente distanti da quella che è la vera Cuba.
Tips che possono risultare utili per partire senza il rischio di brutte sorprese e che vi permetteranno di vivere al meglio l’atmosfera ancora incontaminata e unica (forse ancora per poco…quindi affrettatevi!) di quest’isola con tutta la sua bellezza: la sua gente, i suoi colori, la sua vivace allegria e la sua malinconia (che non è poi così dicotomica all’allegria…sono sentimenti che possono benissimo convivere e che qui rappresentano il perfetto mix e la magia dell’Avana, in primis!)
(to be continued alla prossima avventura)
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E dopo Cuba?
Ecco che proprio in questi giorni stiamo pianificando il prossimo viaggio di Nicole e Francesco…
Prossima destinazione: Hawaii!!!!
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