Bali: 10 buoni motivi per partire e altrettanti per tornarci

Tempo di Lettura: 11 minuti
Lucia Ziliotto

Lucia Ziliotto

Bali, 10 buoni motivi per andare e per tornarci
Bali: l'isola degli Dei. Dieci buoni motivi per fare le valigie e partire e altrettanti motivi per tornarci una seconda volta.
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Il primo ricordo di Bali? Il profumo inconfondibile e unico dell’isola…Esotico e affascinante come i suoi colori e la sua gente. Un profumo che sa di fiori e frutta essicati e bruciati con l’incenso. I voti agli Dei. Piccoli santuari casalinghi in ogni angolo dell’isola. Un profumo che ti avvolge all’arrivo e che rimane impresso nella memoria. Insieme alle distese verdi e ai campi di riso. Al vento che si intrufola nell’erba e muove panni stesi ad asciugare al sole, spaventapasseri a proteggere le coltivazioni tanto preziose.

Il secondo ricordo? La sua gente. I sorrisi pieni che mi porto nel cuore. L’accoglienza di un popolo sornione che porta negli occhi e nell’anima la gentilezza di questa terra bagnata dal mare e calda di sole e misticismo. Le persone che ho conosciuto lì. La leggerezza di ogni incontro che si è rivelato poi profondo. Le parole profetiche dei suoi abitanti: che a Bali non si viene solo una volta, perchè una volta che ci sei stato è sicuro che ci ritornerai. Quest’isola richiama sempre chi c’è stato.

E poi il verde. Il mio colore preferito. Che mai come qui ho ‘vissuto’ e mi ha letteralmente riempito l’anima e il cuore. Passeggiare nel silenzio della natura, nelle risaie, nella giungla dell’isola in cerca delle cascate o in un bosco all’alba tra le rovine di un tempio mentre si levano le preghiere induiste. Sensazioni semplicemente magiche. Che non hanno prezzo.

La Bali che ho amato è questa: lontana dalla costa e dai lussi di Seminyak e dalla bolgia di Kuta e dei surfisti australiani in cerca delle onde perfette a Jimbaran. E’ quella al Nord. In mezzo alle foreste di mangrovie e ai templi meno conosciuti. E’ quella che trovi ad Ubud, piccola città/paese pieno di fascino. Dove il tempo si ferma e tu trovi la Tua dimensione spazio temporale. E’ quella che respiri a Jatiluwih in mezzo alle risaie e ai contadini dell’isola. Pezzi ancora non del tutto contaminati dalla corsa al monopolio di un’Occidente che sta trasformando questo angolo di paradiso in un luna park commerciale fatto ad hoc per i turisti (che poco hanno a che fare con i viaggiatori).

Mi sono chiesta come dev’essere stata Bali solo vent’anni fa. E mi chiedo come sarà quest’isola la prossima volta che avrò la fortuna di tornarci.

A chi mi ha chiesto se Bali poteva essere la giusta meta per un vacanza ad agosto ho risposto mettendo le mani avanti e cercando di capire che cosa loro cercavano in questa vacanza. Se volete fare una vacanza ‘di mare’ Bali non è il posto giusto. A meno che per l’appunto non siate appassionati e fanatici di surf. Bali ha un mare così così. Se volete Mare, in Italia, il mare in Puglia, in Sicilia e Sardegna è 100 volte meglio e il mare della Grecia o delle Baleari è assolutamente non paragonabile a quello che potete trovare qui. Cercate un’isola caraibica? Per l’appunto esistono i Caraibi…Ad Ovest c’è il reef e ve lo godete solo con una tavola da surf. A Kuta sembra di essere a Jesolo in altissima stagione (quindi, per carità, a qualcuno potrebbe anche piacere questo tipo di atmosfera chiassosa piena di adolescenti che sembrano in perenne Spring Break, catene americane di fast food e posti molto ma molto commerciali) e anche spostandosi alle Gili, per quanto il paesaggio sia da paradiso tropicale e sia riuscita a nuotare con una tartaruga gigante, a me personalmente questo mare non ha colpito (sarà stato anche il virus intestinale che non mi ha dato tregua proprio nei miei 4 giorni alle Gili…ma penso che anche se fossi stata in splendida forma e non costretta a nutrirmi di solo latte di cocco la sensazione più o meno sarebbe stata la stessa).

Ma se cercate templi, cultura, natura, atmosfera e misticismo (intervallate da qualche puntata al mare) ecco…Bali sicuramente è un luogo che non vi deluderà.

Qui sotto ripercorro il mio trip con qualche aggiustamento e suggerimento utile.

#QUANDO ANDARE

Ad agosto Bali, come gran parte dell’Indonesia e della Malesia e’ un posto azzeccato dal punto di vista climatico. Non siamo nel periodo delle piogge, la temperatura e’ piacevolissima e costante tra i 20 e i 28 gradi con un’escursione minima tra il giorno e la notte, un caldo secco mai opprimente e una sola giornata uggiosa in 10 giorni complessivi di viaggio. Dicembre invece rientra nella loro stagione delle piogge quindi molto più a rischio dal punto di vista climatico.

#COME ARRIVARE

Bali è facilmente raggiungibile con compagnie aree asiatiche low cost da qualsiasi grande città del Sud Est Asiatico (quindi può essere facilmente agganciabile a qualche giorno a Bangkok, Singapore, Jacarta, Kuala Lumpur – io ovviamente sono di parte e consiglio il via Singapore che potrebbe essere anche più economico -). Il visto si fa in entrata e non servono particolari accorgimenti dal punto di vista medico.

#COME SPOSTARSI A BALI

Bali è grande più o meno quanto la Sicilia…quindi considerate che le distanze non sono cosa da poco sopratutto considerando che c’è un’unica strada che percorre l’isola e il traffico è allucinante sopratutto sulla costa e ad Ubud. Quindi anche per fare un tragitto di pochi km in linea d’aria in realtà si è costretti a fare il giro dell’oca e le strade non sono il massimo. Il consiglio comunque è quello di non affittare un mezzo ma di servirsi di un driver locale (che può essere suggerito di volta in volta dagli alberghi in cui si alloggia) che vi scorazzerà tranquillamente per tutto il giorno e per più giorni a prezzi veramente ridicoli (più eventuale costo del vitto). Difficile trovare dei driver che parlino inglese ma se si trova cercate di non farvelo sfuggire. Io ho avuto la fortuna/sfortuna di affidarmi ad un primo driver che mi ha accompagnato nei primi 3 giorni di viaggio e che mi era stato segnalato prima di partire da dei conoscenti. Il 4 giorno si è dileguato per via del ramadan (nell’isola convivono musulmani e induisti) e da lì ho cambiato sempre driver supportata dagli alberghi in cui alloggiavo (cosa che si è rilevata alla fine meno rischiosa e ha garantito il proseguio degli spostamenti senza troppi intoppi). Da Bali alle Gili soluzione meno dispendiosa via boat (ci sono alcuni differenti punti di partenza/arrivo) a Sud Est dell’isola: io ho usato il porto a Padangbai.

#DOVE HO ALLOGGIATO

A Bali c’è semplicemente l’imbarazzo della scelta. Ville, ostelli, hotel di lusso, boutique hotel. Sistemazioni spesso molto economiche o comunque a prezzi decisamente vantaggiosi rispetto al tipo di servizio che troverete (camere con confort di ogni tipo e piscina privata si riescono a trovare ad un terzo rispetto ai prezzi europei). Prenotando con largo anticipo si riescono a trovare hotel fantastici a prezzi popolari e concedersi una vacanza da re.

SANDA BUTIK VILLAS, Pupuan. Prima tappa del viaggio: una location comoda per raggiungere alcune destinazioni a Nord Ovest dell’isola. Due notti più che sufficenti considerando che siete veramente nel nulla ma per me è stata una scelta azzeccata considerando l’arrivo da Singapore a Denpasar nel pomeriggio. Trasferimento di circa un’h e mezza per raggiungere questa zona. Staff gentilissimo, bungalow curatissimi in un giardino nel mezzo di una foresta che domina colline e risaie, bella piscina panoramica, un ristorante caruccio considerando i prezzi che si possono trovare nell’isola ma dove si mangia molto bene (a Bali è impossibile mangiare male…) ma essenziale dato che si è isolati dalla civiltà e nei dintorni c’è solo campagna e giungla per km.

 

Molto comodo per raggiungere la mattina dopo all’alba il Puru Luhur Batukaru Temple (uno dei miei preferiti in assoluto a Bali) e la zona di Jatiluwih. Dopo il secondo pernottamento ripartenza verso Ubud atraverso le montagne che costeggiano il Lake Buyan (con qualche fermata tattica per ammirare alcune cascate nascoste) e il Lake Bratan con il famoso Ulun Danu Bratan Temple.

BAMBU INDAH, Ubud. Tre notti che consiglio vivamente di allungare. Cambiando qualcosa in questo viaggio, consiglio di fare una tappa più lunga ad Ubud da cui comunque si può raggiungere abbastanza comodamente il Nord, ma dove ci sono veramente diverse attività da fare o comunque vale la pena soffermarsi anche solo per rilassarsi, dedicarsi allo yoga e alle passeggiate in mezzo alle risaie facendo conoscenza con persone da tutto il mondo piene di storie interessanti da condividere. Qui parliamo di un resort ecosostenibile, a pochi minuti dal centro città di Ubud raggiungibile in un venti minuti di bicicletta (e sentirsi Julia Roberts nel film ‘Mangia, prega, ama’ prima dell’incontro/scontro con Javier Barden) o con un taxi in 5 minuti. Immerso nella giungla, con vista risaie, ristorante e Spa, sala yoga (un must da queste parti) e una decina di bungalow attorno ad un lago/piscina naturale in stile giapponese dove ristorarsi dopo una bella passeggiata, cercando di arrampicarsi su qualche palma e tuffarsi lanciandosi da una liana.

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Possibilità di organizzare una cena avvolti nel buio del giardino (e della giungla!) illuminati solo da qualche fiaccola e con la compagnia di un fido balinese che si occupa della vostra sicurezza (eh si…perchè appunto siamo nella natura…e siamo sopra un fiume…e troverete nel vostro bungalow un simpatico decalogo dall’ironia balinese – che ho trovato alquanto incomprensibile e vicina allo humor nero – con consigli su come muovervi senza il rischio di incappare in serpenti, scorpioni e altri animali velenosi presenti nella proprietà e cosa fare in caso di pericolo…lettura che sconsiglio a chi è impressionabile. Pena un soggiorno d’ansia e di terrore. – Tips: per dormire usate i tappi per le orecchie…anche se non siete abituati. Io ovviamente ho voluto evitare, ma dopo una prima notte completamente insonne ad ascoltare rumori non ben identificati dentro e fuori il bungalow ho preferito non sentire, non vedere e cercare di dormire le notti successive).

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Ho soggiornato nella magnifica Udang House, proprio sopra il fiume…solo un vetro per pavimento che vi separa dalla simpatica fauna fluviale e il tipico bagno all’aperto balinese (e la ‘simpatica’ esperienza di essere osservata da una scimmia durante la doccia).

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Insomma…posto eccezionale. Quelli in cui dici: una volta nella vita riuscirò a soggiornare in un posto del genere? Ecco…per me…primo desiderio realizzato. Qui, nella magica Bali.

Dopo tre giorni da mille e una notte (insonne) ad Ubud, spostamento verso Padangbai da cui poi partire alla rotta delle Gili. A Padangbai ho alloggiato una notte (solo per poi essere comodi la mattina presto a partire) proprio davanti all’attracco delle barche per le Gili al PADANG BAI BEACH RESORT. Nulla di che (sopratutto arrivando dal precedente resort…). Posto carino, pulito, stanza spaziosa piena di simpatici gechi a farti compagnia, senza troppe pretese, con bar molto frequentato la sera e piccola piscina utilizzata per la preparazione e addestramento sub. Anche qui con il senno di poi assolutamente inutile passare mezza giornata e notte qui (piuttosto allungate la permanenza ad Ubud). Qui parliamo di un piccolo porto con un mezzo km di litorale con bar e locali tutti uguali molto turistici e in stile Kuta. Molta sporcizia, spiaggia direi poco praticabile. Unica nota positiva: dall’hotel, andando verso la collina e salendo si raggiunge un bel resort da cui si accede ad una piccola spiaggetta privata con lettini comodi, un bel bar e la spa è a disposizione anche degli esterni. Massaggi semplicemente spettacolari per pochi euro in una piccola casetta di legno rialzata vista mare.

Eccoci alle Gili. Più precisamente a Gili Trawangan. L’hotel scelto è il GOOD HEART RESORT . Hotel nella media dell’isola che non brilla in quanto ad infrastrutture ed accoglienza (ma sicuramente si trova di meglio). Vantaggio non da poco: acqua calda non di mare per farsi la doccia (verificate bene prima di prenotare perchè la maggior parte delle soluzioni non ha docce se non con acqua di mare). A Gili abbiamo trascorso 3 notti e sono assolutamente più che sufficenti (virus intestinale a parte, la spiaggia c’è ma non è un granché…oltretutto verso le 13 la marea si abbassa e il mare diventa impraticabile) e non ho trovato il paradiso che immaginavo nè un’isola incontaminata…anzi. Si susseguono poi bar e localini che chiudono presto. Non si respira l’atmosfera che tanto colpisce a Bali di accoglienza, disponibilità e servizio. Ci tornerei? Ecco. Probabilmente no. Se proprio mare bisogna fare opterei per Lombok o per le isole della malacca spostandosi un pò più a Sud.

Ritornati a Bali la scelta ricade su Jimbaran da cui fare su e giù per la costa occidentale e da cui comodamente si raggiunge anche la parte Sud per lo più in costruzione di mega resort di lusso (anche definibili in qualche caso ecomostri) di Nusa Dua.

JIMBARAN CLIFFS HOTEL AND SPA: un boutique hotel su una collina che domina Jimbaran (lontano quindi dalla spiaggia) ma comodo se cercate un posto di assoluto relax dopo giornate intense in cui andare avanti e indietro a visitare templi e le spiagge di questa parte d’isola. La ‘camera’ non è altro che una sorta di appartamento di circa 70 mq con cabine armadio, cucina super attrezzata, letto king, mega schermo al plasma, lettore dvd e ampia zona esterna con private pool fantastica…Bagno enorme parzialmente esterno con vasca. Piccola Spa dove non si può mancare il messaggio balinese e la riflessologia plantare.

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#COSA FARE E VEDERE

TEMPLI: first of all.

Bali è l’Isola degli Dei. Un misticismo che si coglie ovunque. Ogni tempio ha la sua speciale location e la sua particolare atmosfera. Qui di seguito per me gli imperdibili.

#Puru Luhur Batukaru Temple

Emerge come uno scrigno ai piedi del monte Batukaru da uno scrigno di vegetazione rigogliosa e lussureggiante di banani, felci e bambù. Arrivate la mattina presto. La levataggia sarà ricompensata dall’atmosfera rarefatta fuori dal tempo di questo tempio che esce lentamente dalla foschia: un lago con due altari, una colonia di farfalle, qualche raro visitatore. Vi ritroverete a passeggiare tra i vari meru a tetti multipli dedicati in mezzo al profumo di incensi e voti alla dea della montagna, ascoltando solo il rumore della naura e le preghiere in lontananza di qualche locale.

#Ulun Danu Bratan Temple

Tempio per metà buddista e metà induista sorge a 1200 metri di altitudine, circondato dalle montagne e sulle rive del lago Bratan.

#Uluwatu Temple

Nella penisola di Nusa Dua Un paesaggio da favola stando ben attenti alle scimmie piuttosto aggressive e moleste. Consiglio: arrivate nel tardo pomeriggio prima del tramonto e prendere un biglietto d’ingresso che comprenda anche lo spettacolo di kekac dance (il tramonto e la danza tipica balinese in questo scenario rimarrà un ricordo bellissimo).

# Tanah Lot Temple

Anche qui consigliata la visita in prossimità del tramonto. In base a come troverete la marea il tempio sarà più o meno accessibile dalla terraferma

Bali: l'isola degli Dei
“Il vero miracolo non è volare in aria o camminare sulle acque, ma camminare sulla terra.”

#Gunung Kawi

Non è proprio un tempio ma un luogo sacro di sepoltura immerso nella vegetazione che infonde una gran serenità e tranquillità. Poco frequentato dai turisti vicino al frequentatissimo Tirta Empul.

Bali: l'isola degli Dei
“Tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che faisono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto, e poi forse da qualcosa che i tuoi amici indianichiamano il karma con cui spiegano tutto anche ciò che a noi è inspiegabile. Ci sono cose nella vita che non si spiegano se non con l’accumularsi di meriti e colpe in vite precedenti.”

# Jatiluwih

Le risaie Patrimonio dell’Unesco. Semplicemente perdetevi tra i terrazzamenti, il verde e i sorrisi della gente.

# Ubud e la Monkey Forest

Ubud giratele in ogni suo angolo e godetevi i localini sfiziosi e lo spettacolo di Batik al Palazzo Reale in notturna. Ad Ubud le attività sono molteplici: dalle gite in biciletta a corsi di cucina balinese, spa e massaggi e lettura della mano dal famoso Ketut, l’indovino del film ‘Mangia Prega Ama’…che si…esiste veramente.

# Spiagge: il lusso di Seminyak al tramonto, il caos di Kuta, i localini di pesce a Jimbaran, Dreamland a Nusa Dua. Reef e pescatori. Il turchese delle Gili.

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Potrei soffermarmi ora sul cibo…Segnalo solo il Rock Bar nell’Ayana Resort a Jimbaran: rigorosamente al tramonto. Cocktail spaziali a caro prezzo ma la location li vale tutti per una volta. Per il resto ovunque andate a colpo sicuro. Si mangia bene ovunque. Seguite il vostro gusto e intuito e difficilmente rimarrete delusi. (ah…attenzione a dove a volte i driver insistono per portarvi a mangiare…probabilmente non si rileveranno consigli low cost in un’isola dove tutto se si vuole è low cost).

Arrivederci Bali…A PRESTO!

Bali: l'isola degli Dei
“Come spesso capita con le più belle avventure della vita, anche questo viaggio cominciò per caso”

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9 risposte

  1. Quale miglior detto per un blog dal nome “Viaggi di ritorno” se non:
    “a Bali non si viene solo una volta, perché una volta che ci sei stato è sicuro che ci ritornerai”.
    L’ho fatto così mio, che dopo esserci già stato quattro volte, sento la necessità di ritornarci presto, per scoprire – come ogni volta succede – un lato che l’isola non mi aveva svelato.

  2. che belle foto! Sembra davvero d’essere una avventura, ho giá sentito tanto su gili trawangan! Sono mai stato in indonesia peró penso che questo paese devo mettere sulla mia lista 🙂 forse dai anche una occhiata sul mio sito http://www.vacanzebox.it
    tanti saluti, mario

  3. Fantastica! Ti ho appena scoperta e ti faccio i complimenti per come scrivi e per gli scatti stupendi! 🙂 mi salvo questo post così me lo rileggero’ per bene quando dovrò programmare il mio futuro viaggio 😀 Bravissima,ciau!

    1. Grazie mille!!! Contenta che il post ti possa essere utile per pianificare il tuo prossimo viaggio…Bali e’ magica, avrò la fortuna di ritornarci quest’estate in una tappa del mio tour in Asia. Se hai bisogno di suggerimenti sono qui! Parteciperò con piacere al progetto #ishowyouitaly su Instagram! Ti seguo anch’io con piacere. A presto!

    1. grazie Roberta…sono contenta che tu sia piaciuto…Bali e’ veramente per me un posto magico e le immagini si avvicinano solo parzialmente allo spettacolo che si ha davanti agli occhi…pochi giorni ormai e sarò ancora lì tra quelle risaie!!!!?

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Donna, mamma, moglie, professionista HR, Coach, Travel Blogger. Combinare le mie due anime significa trovare insieme la tua destinazione.

 
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